Auto cointestata: come funziona in caso di passaggio di proprietà, decesso di uno degli intestatari, assicurazione, multe o pignoramento.
Intestare l’auto a due persone è possibile e, talvolta, per l’assicurazione, anche vantaggioso. I problemi potrebbero sorgere in caso di pignoramento ma per quanto riguarda la vendita, il passaggio di proprietà o i casi in cui l’auto è cointestata con un defunto, la procedura da seguire è molto semplice.
Auto cointestata, assicurazione e legge Bersani
Avere un’auto in comproprietà conviene per sfruttare determinate agevolazioni sull’assicurazione RC Auto. Grazie alla Legge Bersani, infatti, i neopatentati possono usufruire della classe di merito di un genitore semplicemente cointestando l’auto tra genitore e figlio.
Un neopatentato che vuole intestarsi un’auto e stipulare un contratto assicurativo, dovrà partire dalla 14° classe di merito, cioè quella più cara. Se il neopatentato decide di prendere un veicolo in comproprietà con un genitore o un fratello che risulta già assicurato e automobilista esperto, potrà sfruttare la classe di merito del familiare. L’unica condizione per sfruttare questo beneficio è che i due familiari vivano sotto lo stesso tetto.
Auto contestata con un amico o estraneo dal nucleo familiare
Chi decide di cointestare l’auto con un amico, dal 2014, ha l’obbligo di segnarlo sul libretto di circolazione del veicolo. Questo obbligo non scatta se il cointestatario dell’auto è un familiare ma se si tratta di un utente esterno al nucleo familiare, bisognerà registrarlo presso la Motorizzazione Civile inserendo il nome del secondo intestatario sul libretto di circolazione dove devono essere presenti entrambi i nomi dei conducenti.
Auto cointestata e passaggio di proprietà
Se intendete vendere un’auto cointestata è necessaria la firma di entrambi gli intestatari. Tuttavia, se uno dei due proprietari è irreperibile (a causa di decesso o semplicemente perché è fuori città), bisognerà eseguire il passaggio di proprietà recandosi al Pubblico Registro Automobilistico.
I documenti che occorrono, oltre ai documenti di riconoscimento dell’intestatario, son il certificato di proprietà o il foglio complementare originale. Con questi documenti sarà possibile ottenere la trascrizione al PRA del proprio veicolo così come prevede l’Art. 2699 del Codice Civile.
Per la trascrizione, bisognerà presentarsi presso gli uffici dell’ACI e allegare alla pratica una dichiarazione unilaterale di vendita in bollo. In questo documento si certificherà che la vendita (passaggio di proprietà) viene fatta da un proprietario al 50% e da un intestatario al 50% e che la trascrizione avverrà così come previsto dai termini di legge.
Auto cointestata, multa
La multa dovrà essere pagata da chi, nel momento della contravvenzione, guidava la vettura. Se la multa non consiste solo in una sanzione pecuniaria ma anche amministrativa (decurtazione dei punti patente) sarà necessario comunicare alle forze dell’ordine che hanno emesso la multa, i dati dell’automobilista che ha commesso l’infrazione (nome, cognome, luogo e data di nascita, numero di patente).
Auto cointestata, pignoramento
Il pignoramento di un veicolo non è un’azione di riscossione coattiva molto efficace: il cointestatario non debitore può rapidamente recarsi presso gli uffici del PRA per un passaggio di proprietà e presso la motorizzazione Civile per aggiornare il libretto. In teoria, in caso di pignoramento, gli agenti di riscossione possono pignorare l’intero veicolo e non solo il 50% del cointestatario così come per ogni bene indiviso.
Il comproprietario non debitore, al momento del pignoramento, realizzerà il 50% del ricavato (in valore economico) della vendita della vettura e potrà rivalersi sul comproprietario debitore per gli eventuali danni di valore subiti.