TARANTO (ITALPRESS) – Al via le opere infrastrutturali per mettere in esercizio l’invaso artificiale del Pappadai, nel Tarantino, attraverso due importanti interventi che daranno respiro al mondo agricolo e consentiranno all’intera regione di contrastare la siccità. Entra così nel vivo la strategia regionale per la gestione della risorsa idrica con la valorizzazione, tra gli altri interventi, delle infrastrutture esistenti.
I lavori di progettazione sono stati presentati questa mattina, proprio su un’area dell’invaso del Pappadai, situato nel territorio di Monteparano, in occasione di una tavola rotonda, moderata dal caporedattore Rai TGR Puglia, Giancarlo Fiume, organizzata dal Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dell’assessore regionale, Donato Pentassuglia.
Sono intervenuti anche tutti i soggetti e le Autorità nazionali e regionali coinvolti nella gestione della risorsa idrica: il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, il Commissario Straordinario all’emergenza idrica, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, il presidente del Consiglio di Amministrazione di Acque del Sud spa, il presidente Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, e i presidenti delle associazioni di categoria agricole regionale, CIA, Coldiretti, Confagricoltura.
“Oggi rilanciamo un’idea nuova per la gestione della risorsa idrica in Puglia e in tutto il Mezzogiorno – ha affermato il presidente Emiliano – che consenta a regioni come il Molise, la Campania, la Calabria o la Basilicata, di utilizzare ciò che già è nella nostra disponibilità, grazie a programmi a breve termine, come quello della diga del Pappadai, e a medio termine, come quella del Liscione in Molise. L’acqua non può essere gestita come una festa patronale o come un elemento identitario, è un patrimonio comunitario che deve essere condiviso secondo uno schema giusto, assicurato da un rapporto tra il governo centrale e le società che devono distribuire l’acqua. Grazie alla riforma che abbiamo varato difendendo il valore pubblico dell’acqua, Acquedotto Pugliese è pronto ad essere la parte principale del soggetto unico per la distribuzione dell’acqua in tutto il sud Italia. A questa idea si deve accompagnare la disponibilità di tutti gli altri soggetti interessati, perché cucire una governance così complessa su un bene così essenziale è un’operazione politica di grande livello, alla quale come Regione Puglia abbiamo dato disponibilità, come l’ha data il presidente del Molise a condividere l’acqua della diga del Liscione e di questo lo ringrazio. Questo – ha concluso Emiliano – non è solo un problema tecnico, ma è un problema di natura politica e noi siamo pronti a discuterne con il commissario e col governo senza nessun tipo di prevenzione”.
“Una giornata importante – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – perché dimostriamo come la Regione ha attenzionato tutte le opere strategiche e infrastrutturali per utilizzo efficiente della risorsa acqua. Abbiamo lavorato con i diversi soggetti, Autorità di distretto meridionale, Acque del Sud, il Commissario straordinario di preposto per gli interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, i Ministeri, fino ad arrivare ad intercettare risorse importanti dal Fondo di Sviluppo e Coesione. In quest’opera – ha ricordato l’assessore – abbiamo stanziato altresì risorse importanti a valere sul nostro bilancio regionale. Si tratta dei primi 6 milioni che hanno determinato opere che, di fatto, consentono l’utilizzazione vera e piena di questa diga, fiore all’occhiello per la Puglia in termini di utilizzazione di risorse idriche, specie in questo momento storico. Dunque parlarne in questo momento è ancora più importante perché dimostriamo fattivamente che in questi anni abbiamo lavorato per pianificare scelte strategiche per il futuro. Lo abbiamo fatto con tutti i soggetti, con il coordinamento della Presidenza regionale, il Capo di Gabinetto e il Presidente Emiliano: tutti abbiamo fatto la nostra parte per poter presentare in questa giornata opere infrastrutturali e strategiche perché diventino appieno volàno di sviluppo per tutto il territorio perché da qui ne beneficerà tutto il Salento per esempio, con impianti di miscelazione delle acque e dei depuratori. Questo significa guardare al futuro da tutte le fonti di approvvigionamento e verso tutti i territori”.
Al fine di ripristinare le originarie condizioni delle opere, il Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia – che ha assunto dall’1 gennaio 2024 anche le funzioni del Consorzio di Bonifica soppresso Consorzio Speciale per la Bonifica di Arneo – ha completato le attività di progettazione e affidamento di due importanti interventi finalizzati, il primo, al recupero funzionale delle opere, degli impianti e delle apparecchiature dell’Invaso del Pappadai (Importo di progetto 2 milioni euro – Importo dei lavori 1.330.000 euro) e, il secondo, finalizzato al recupero funzionale delle opere ed impianti facenti parte del sistema Irrigazione Salento costituito dal nodo idraulico di Monteparano e nodo idraulico di Sava (Importo di progetto 2.133.000 euro – Importo dei lavori 1.361.295,50 euro).
“Una momento importante per la Puglia e soprattutto per il mondo agricolo – ha sottolineato Commissario straordinario del Consorzio Unico di Bonifica Centro Sud Puglia, Francesco Ferraro -, perché si riprende un’opera che è stata pensata nel piano Marshall, ripresa e realizzata con la Cassa del Mezzogiorno, e poi, per una serie di difficoltà, che si sono riscontrate negli anni non è mai entrata in funzione. Oggi, per volontà del Presidente e dell’Assessore all’Agricoltura, si è pensato subito e sono state trovate in un primo momento risorse per riattivare l’invaso. Noi abbiamo dato vita ad un progetto su due lotti che sono stati già appaltati, quindi sono già iniziati i lavori di revampizzazione di una parte di tutto l’invaso e dell’impianto. Seguiranno due lotti ancora, i quali, grazie ai fondi FSC, ci permetteranno di completare l’opera. È un invaso di circa 20 milioni di metri cubi d’acqua che arriva dalla diga di Monte il cui invaso, quando raggiunge un determinato livello di acqua che non può più contenere: dunque invasiamo disponendo di un’ulteriore riserva. L’acqua di questo invaso serve nel corso della stagione irrigua, prendendo la strada dell’irrigazione Salento da Monteparano e addirittura fino al Leverano, dove abbiamo una serie di distretti irrigui che complessivamente trasformano circa 10.000 ettari di terreno da asciutto ad irriguo. Immaginiamo qual è l’importanza di tutta dell’opera sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista anche economico e sociale per tutto il nostro territorio”.
Il 23 maggio prossimo, in occasione della consegna ufficiale dei lavori relativi ai due progetti, le Autorità nazionali e regionali coinvolte nella gestione della risorsa idrica si incontreranno presso l’Invaso del Pappadai per sancire l’avvio del processo di rilancio e l’effettiva valorizzazione delle infrastrutture esistenti, all’insegna della collaborazione istituzionale, per affrontare congiuntamente l’emergenza idrica.
-Foto ufficio stampa regione Puglia-
(ITALPRESS).