GAZA (PALESTINA) (ITALPRESS) – Hamas ha respinto la proposta di Israele per rilasciare 10 ostaggi in cambio di 45 giorni di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ma è pronto a negoziare per porre fine definitivamente alla guerra. Lo ha comunicato in una dichiarazione ai media Khalil al-Hayya, capo dei negoziatori di Hamas. “Non accetteremo accordi parziali che servono l’agenda politica del (primo ministro israeliano Benjamin) Netanyahu. Gli accordi parziali di Netanyahu sono una copertura per la sua agenda basata sul continuare l’annientamento (dei palestinesi), anche a costo di sacrificare gli ostaggi”, ha aggiunto.
Al-Hayya ha affermato che Hamas era pronto a negoziare immediatamente un accordo per scambiare tutti gli ostaggi con un numero concordato di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, nell’ambito di un accordo più ampio per porre fine alla guerra nella Striscia.
“Netanyahu ha risposto alla proposta dei mediatori con condizioni impossibili che non portano alla fine della guerra o al ritiro (dell’esercito israeliano). Affermiamo la nostra disponibilità ad avviare immediatamente i negoziati su un pacchetto di accordi globale che include il rilascio di tutti gli ostaggi nelle nostre mani e un numero concordato dei nostri prigionieri detenuti dall’occupazione”, ha aggiunto Al-Hayya, chiarendo che “in cambio”, Israele “deve porre completamente fine alla guerra contro il nostro popolo e ritirarsi completamente dalla Striscia di Gaza”.
Dieci persone sono morte a causa dei bombardamenti israeliani di questa mattina a Bani Suhaila, a est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti locali citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa. Tra i morti vi sarebbero anche donne e bambini. Ieri sera altre 11 persone, tra cui cinque bambini e una donna, sono morti in un raid israeliani a Tel al-Zaatar, nel nord di Gaza.
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