(YEMEN) (ITALPRESS) – Gli attacchi statunitensi a un porto petrolifero in Yemen di ieri hanno ucciso almeno 38 persone, secondo quanto riportato dai media controllati dagli Houthi, che hanno rivisto al rialzo il bilancio precedente di 20 morti, segnando uno dei giorni più sanguinosi da quando gli Stati Uniti hanno iniziato i loro attacchi contro il gruppo ribelle sostenuto dall’Iran.
Gli Stati Uniti hanno promesso di non interrompere gli attacchi su larga scala iniziati il mese scorso, nell’ambito della loro più grande operazione militare in Medio Oriente da quando il presidente Donald Trump si è insediato a gennaio, a meno che gli Houthi non cessino gli attacchi alle navi mercantili del Mar Rosso.
L’emittente televisiva degli Houthi, al-Masirah, afferma che 102 persone sono rimaste ferite anche negli attacchi di giovedì al porto petrolifero occidentale di Ras Isa, che, secondo l’esercito americano, miravano a interrompere una fonte di rifornimento di carburante per gli Houthi. Il Comando centrale degli Stati Uniti ha dichiarato di non avere altri dati oltre all’annuncio iniziale degli attacchi.
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