Ristrutturazione bagno e detrazioni fiscali

Ristrutturazione bagno e detrazioni fiscali: info sulle agevolazioni disponibili per chi intende rinnovare il bagno di casa. Detrazioni fiscali al 50% e 65%. 

Chi vuole ristrutturare il bagno può contare sul bonus mobili, bonus ristrutturazione, ecobonus e conto termico. L’ecobonus è riservato a chi, nell’intervento di ristrutturazione, va a migliorare le prestazioni energetiche dell’abitato mentre il conto termico è dedicato a chi decide di sostituire la vecchia caldaia con un impianto più efficiente e a biomasse o per chi intende installare un sistema di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria, per tutte le informazioni vi rimandiamo all’articolo dedicato al Conto Termico 2016. Vediamo insieme tutti gli interventi di ristrutturazione bagno che possono avvalersi delle detrazioni fiscali.

Innanzitutto chiariamo subito che possono usufruire delle detrazioni fiscali quali bonus mobili, bonus ristrutturazione ed ecobonus, tutti i contribuenti soggetti a IRPEF. Il conto termico è aperto a tutti e l’incentivo è erogato non in forma di detrazione fiscale bensì in forma di incentivo economico con un rimborso effettivo di parte della cifra investita per l’intervento oggetto del beneficio.

 

Ristrutturazione bagno e detrazioni fiscali

Le detrazioni fiscali sono volte a coprire parte della spesa (il 50%) necessaria per gli interventi di manutenzione straordinaria. Va da sé che per gli interventi di manutenzione ordinaria non è possibile accedere al beneficio. Quali sono gli interventi di manutenzione ordinaria che NON possono accedere alle detrazioni fiscali?

  • – Sostituzione dei sanitari
  • – Sostituzione delle piastrelle
  • – Trasformazione della vasca da bagno nel box doccia
  • – Tinteggiatura

Chi vuole ristrutturare il bagno, per accedere alle detrazioni fiscali, deve abbinare a opere di manutenzione ordinaria, lavori di manutenzione straordinaria quali:

  • – Rifacimento dell’impianto idrosanitario
  • 
- Modifiche alla rete idrica di varia entità 

  • – Rifacimento dell’impianto elettrico

  • – Spostamento di tramezze
  • 
- Adeguamento del bagno per le necessità di un disabile

La sostituzione della rubinetteria e dei sanitari (trasformazione della vasca in box doccia, sostituzione del wc, delle piastrelle…) può beneficiare delle detrazioni fiscali se accompagnata da un intervento di manutenzione straordinaria così come elencato sopra. Altri interventi di manutenzione straordinaria che possono accedere alle detrazioni fiscali per ristrutturazione del bagno sono:

  • – sostituzione degli infissi
  • 
- realizzazione di un sistema di ventilazione 

  • – realizzazione di un controsoffitto
  • 
- coibentazione
  • 
- realizzazione di lucernari
  • 
- risanamento delle vecchie murature 

  • – sostituzione della caldaia 

Se in casa, avete deciso di costruire un secondo bagno, qualsiasi tipo di intervento può beneficiare delle detrazioni fiscali al 50%. L’unica condizione per portare in detrazione la spesa per la realizzazione di un secondo bagno, consiste nello sfruttare il perimetro già disponibile dell’abitato, quindi, il secondo bagno non deve prevedere un ampliamento dell’edificio.

 

Arredo bagno e  bonus mobili

Chi effettua interventi di ristrutturazione (manutenzione straordinaria così come descritto in precedenza) può accedere al bonus mobili. 

L’acquisto dei mobili del bagno può contare sul bonus mobili sia se gli interventi di ristrutturazione si sono concentrati in bagno, sia se gli interventi di ristrutturazione hanno coinvolto altre parti dell’edificio (restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia…). Con l’accesso al bonus ristrutturazione è possibile portare in detrazione il 50% di tutte le spese sostenute per l’acquisto di mobili da bagno, letto, divano, tavolo, sedie, lampade…

 

Ristrutturazione bagno: come richiedere le detrazioni

La richiesta d’accesso alle detrazioni fiscali può essere effettuata al momento della dichiarazione dei redditi. E’ necessario pagare l’intervento con metodi tracciabili (carta di credito, carta di debito, bonifico bancario), non sono ammessi pagamenti con assegno o in contanti. Chi paga con il bonifico, nella causale del pagamento dovrà indicare il nome e codice fiscale del contribuente che vuole accedere al bonus e il nome e partita iva della ditta che esegue i lavori di ristrutturazione bagno o del venditore dei complementi d’arredo.