ROMA (ITALPRESS) – Dal 7 all’11 aprile, i rappresentanti di 20 agenzie governative e nazionali alleate hanno esercitato la capacità della NATO di coordinare le risposte a significative attività informatiche dannose che colpiscono le infrastrutture critiche nazionali.
L’esercitazione, organizzata dalla Repubblica Ceca, mirava a garantire che il meccanismo della Virtual Cyber Incident Support Capability (VCISC) della NATO possa funzionare in modo rapido e senza intoppi.
Lanciata al Vertice di Vilnius del 2023, questa capacità funziona come una camera di compensazione per l’assistenza alleata in caso di attacco informatico. Attraverso il VCISC, la NATO facilita l’assistenza, mettendo in contatto chi richiede supporto con le controparti designate in altri Paesi alleati e contribuendo a coordinare le offerte di supporto come l’analisi del malware, l’intelligence sulle minacce informatiche e la digital forensics.
L’obiettivo è quello di aiutare gli alleati a mitigare l’impatto e a riprendersi da attività dannose significative. L’iniziativa è condotta dagli Alleati su base volontaria, utilizzando risorse nazionali.
Le attività informatiche dannose sono aumentate nel tempo, prendendo di mira, tra l’altro, le infrastrutture critiche, i sistemi di controllo industriale e i servizi governativi, al fine di disturbare le società, rubare informazioni o ostacolare le attività militari. L’invasione totale dell‘Ucraina da parte della Russia nel 2022 ha evidenziato quanto il cyber sia ormai parte integrante dei conflitti moderni, sia prima che accanto alle ostilità cinetiche.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)