di Stefano Vaccara
NEW YORK (ITALPRESS) – “Gaza è un campo di sterminio. I civili sono intrappolati in un ciclo infinito di morte”. Con queste parole, il Segretario Generale dell’ONU António Guterres ha denunciato l’aggravarsi della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, dove – ha ricordato – “da oltre un mese non entra una sola goccia di aiuti: né cibo, né carburante, né medicinali”.
Nel suo intervento alla stampa, Guterres ha ribadito che “il cessate il fuoco ha funzionato: ha permesso la liberazione degli ostaggi e la distribuzione di aiuti salvavita. Ma tutto è finito con la rottura della tregua”. Il Segretario Generale ha quindi rinnovato l’appello per “un cessate il fuoco permanente, l’accesso umanitario completo e la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi”.
Guterres ha citato gli obblighi di Israele come potenza occupante, facendo riferimento alla Quarta Convenzione di Ginevra, che impone di garantire forniture di cibo, medicinali e servizi sanitari alla popolazione. “Niente di questo sta avvenendo oggi”, ha detto. Ha poi condannato i nuovi meccanismi israeliani per il controllo degli aiuti, definiti “un modo per limitare cinicamente ogni caloria e granello di farina”.
Rispondendo ai giornalisti, Guterres ha chiarito che lo spostamento forzato dei palestinesi di Gaza “è contrario al diritto internazionale”. Sulla definizione di genocidio, ha affermato: “La situazione è abbastanza orribile da non perdersi nella semantica. La Corte Internazionale di Giustizia se ne sta occupando. Ma sì, è una situazione orribile, senza alcun dubbio”.
Infine, ha risposto a chi lo accusava di ignorare l’occupazione israeliana: “Dico sempre che nulla giustifica gli attacchi del 7 ottobre, ma aggiungo che nulla giustifica nemmeno la punizione collettiva del popolo palestinese”. Guterres ha concluso: “Il mondo forse sta esaurendo le parole per descrivere Gaza, ma noi non fuggiremo mai dalla verità”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
