La Cina prevede un aumento del 7,2% delle spese per la difesa nel 2025

ROMA (ITALPRESS) – Il bilancio della difesa cinese sta aumentando ancora una volta in modo considerevole. Secondo le previsioni in questo 2025 ci sarà un ulteriore salto pari al 7,2%, più o meno uguale a quello del 2024, stando a quanto dichiarato dal governo di Pechino. Lo stanziamento, ufficialmente, sarebbe di 245 miliardi di dollari che pone la Cina al secondo posto nella classifica della spesa militare, dietro gli Stati Uniti. Il bilancio di quest’anno è un’ulteriore dimostrazione degli alti obiettivi che Pechino si è prefissata in termini militari e geopolitici.

In Cina sottolineano che quello di quest’anno sarà il decimo bilancio di fila a registrare una crescita. Di solito Pechino attribuisce l’aumento della spesa alle varie esercitazioni militari in cui è impegnata, nonché alla manutenzione e al mantenimento delle sue forze militari. Ma anche a stipendi e pensioni. Da tenere presente comunque che il Governo ha dotato le Forze Armate di due nuovi caccia stealth e un altro bombardiere di nuova generazione è in lavorazione. Inoltre sta ultimando la costruzione di una portaerei a propulsione nucleare che rivaleggerà con le ultime portaerei statunitensi per dimensioni.

L’agenzia governativa Xinhua News Agency giustifica il bilancio della difesa cinese come il pagamento di una “politica di difesa nazionale di natura difensiva, con una spesa militare che si concentra principalmente sulla protezione della sovranità, della sicurezza e degli interessi di sviluppo… e il Paese non cercherà mai l’egemonia o di impegnarsi nell’espansionismo, indipendentemente dallo stadio di sviluppo raggiunto”.

Il dato però preoccupa i Paesi della regione Indo-Pacifica che adesso si vedono costretti a tenere il passo per non essere sopraffatti. Con i conflitti e le tensioni in Europa, in Medio Oriente e nell’Indo-Pacifico, l’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di Stoccolma (SIPRI) stima che la spesa militare globale sia aumentata del 6,8% dal 2022 al 2023, raggiungendo i 2,44 trilioni di dollari nel 2023. Si tratta del maggiore aumento annuale dal 2009, anche se misurare la spesa per la difesa è notoriamente difficile, in parte perché i bilanci di alcuni Paesi, in particolare della Cina, sono poco trasparenti. Nel suo ultimo rapporto sulla potenza militare cinese, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha affermato che la Cina sta spendendo per la difesa una cifra compresa tra il 40 e il 90% in più rispetto al bilancio pubblico. Ciò implica una spesa per il 2024 compresa tra i 330 e i 450 miliardi di dollari.

Secondo l’Istituto internazionale per gli studi strategici, il bilancio della difesa cinese per il 2024 è aumentato del 7,4%, superando di gran lunga la media regionale del 3,9%. Nonostante la crescita economica relativamente forte dell’Asia, la quota della regione nella spesa militare globale è scesa dal 25,9% nel 2021 al 21,7% nel 2024, a causa delle guerre e dei relativi aumenti di spesa in Europa e Medio Oriente. Tuttavia, l’aumento della spesa della Cina e gli sviluppi della Corea del Nord faranno probabilmente salire la quota di spesa per la difesa dell’Asia. Secondo il SIPRI, nel 2023 la Cina ha destinato 296 miliardi di dollari alla difesa, il 6,0% in più rispetto al 2022.

L’inarrestabile aumento della Cina ha spinto i suoi vicini ad aumentare le proprie spese militari. L’anno scorso, una valutazione di alcuni noti specialisti della Cina ha suggerito che la spesa cinese per il 2024 fosse in realtà di 471 miliardi di dollari (anche se i loro metodi contabili hanno valutato la spesa per la difesa degli Stati Uniti per il 2024 a 1.300 miliardi di dollari, invece degli 825 miliardi ufficiali). Anche se i vicini della Cina accettano la sua poco plausibile affermazione di spendere meno dell’1,5% del PIL per la difesa, difficilmente potranno essere rassicurati dall’aumento della capacità delle forze armate cinesi e dall’aggressività con cui le forze armate e le presunte agenzie civili agiscono nella regione. In ogni caso, l’1,5% di un’economia così grande sarebbe comunque allarmante.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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