Meloni “Non un euro dai fondi della coesione, il Paese mai indifeso”

“L’invio di truppe italiane in Ucraina non è mai stato all’ordine del giorno, così come l’invio di trippe europee credo che sia un’azione molto complessa, rischiosa e poco efficace. L’Italia non intende distogliere un solo euro dai fondi della coesione”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo.

“Siamo al fianco del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ogni qual volta viene attaccato per la sola ragione di aver ricordato chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti”, ha proseguito ancora Meloni, che ha poi introdotto sul sostegno degli Stati Uniti e sulla proposta di cessate il fuoco concordata tra il governo di Donald Trump e quello di Zelenski:“Salutiamo positivamente questa nuova fase e sosteniamo gli sforzi del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in questo senso. L’Italia considera la proposta di cessate il fuoco concordata l’11 marzo a Gedda da Stati Uniti e Ucraina un primo, significativo, passo di un cammino che deve portare a una pace giusta e duratura per l’Ucraina, con garanzie di sicurezza solide, efficaci e di lungo periodo, per l’Ucraina stessa, per l’Europa nel suo complesso, e per i nostri alleati americani, che non possono permettersi di siglare un accordo di pace violabile. Questo passo in avanti è stato accompagnato positivamente dall’immediato ripristino delle forniture militari e dei servizi di intelligence americani a vantaggio di Kiev”.

“Sono giornate delicate, nelle quali io credo che sia più che mai necessario lavorare intensamente sul piano diplomatico, fuori dal clamore, alla ricerca di un difficile equilibrio che possa soprattutto garantire all’Ucraina un futuro sicuro e a noi la serenità che i cittadini vogliono tornare ad assaporare”, ha detto ancora la premier. 

“Intendiamo continuare a insistere su quello che per noi non è soltanto un pilastro culturale e di civiltà, ma un banale dato di realtà: non è immaginabile costruire garanzie di sicurezza efficaci e durature dividendo l’Europa e gli Stati Uniti – rimarca Meloni – . È giusto che l’Europa si attrezzi per fare la propria parte, ma è nella migliore delle ipotesi ingenuo, nella peggiore folle, pensare che oggi possa fare da sola, senza la NATO, fuori da quella cornice euro-atlantica che per 75 anni ha garantito la sicurezza dell’Europa e che in questi ultimi 3 anni ha consentito all’Ucraina di resistere”.

“Non chiedete a me di lasciare questa Nazione esposta, incapace di difendersi, costretta a dire sì, semplicemente perché non ha un’alternativa – evidenzia il Presidente del Consiglio – . Non sono la persona giusta per questo. So che la libertà ha un prezzo, e so, che se non sei capace di difenderti da solo non puoi neanche decidere, contare, affermare il tuo interesse nazionale. Il paradosso – ha continuato è che chi oggi sventola le bandiere della pace contro le spese per la difesa si lamenta anche di una eccessiva ingerenza americana nelle nostre vicende. Beh, signori, le due cose non stanno insieme. O demandi la tua sicurezza ad altri, e gli altri decidono per te, o impari a difenderti da solo e decidi tu. Le due cose non stanno insieme”. 

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS)

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