
LA MALBAIE (CANADA) (ITALPRESS) – Il documento finale emerso dalla ministeriale Esteri del G7 in Canada “invia un chiaro messaggio a favore della pace in Ucraina e in Medio Oriente”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a conclusione dei lavori. “(Il documento) ribadisce l’importanza dell’unità territoriale dell’Ucraina, ribadisce l’importanza di avere una pace giusta, chiede la liberazione dei prigionieri politici e anche la restituzione dei bambini ucraini che sono in Russia. C’è grande preoccupazione, è scritto nel documento, per i bombardamenti russi contro la popolazione civile, ma si parla anche di una prospettiva positiva per il Medio Oriente, sosteniamo tutti gli sforzi per la liberazione degli ostaggi israeliani”, ha dichiarato Tajani.
“Durante il mio intervento nel corso del dibattito sul Venezuela ho ribadito l’importanza di fare ogni sforzo per liberare il nostro connazionale Trentini”, ha aggiunto su un altro dei temi più caldi. “Ricordo che ieri durante il mio intervento nel corso del dibattito sul Venezuela ho ribadito l’importanza di fare ogni sforzo per liberare il nostro connazionale Trentini, che è detenuto senza avere la possibilità di essere visitato dal nostro console in un carcere in Venezuela. Ne ho parlato anche oggi in occasione dell’incontro con il segretario di Stato (Usa) Rubio”.
Sempre parlando dell’incontro con Rubio, Tajani ribadisce: “A livello strategico ho detto che bisognerà evitare qualsiasi guerra commerciale, perché le guerre commerciali non fanno bene a nessuno, siamo pronti a dialogare come italiani, faremo la nostra parte anche in Europa, perché la soluzione non può che essere quella del dialogo. Sono convinto che negli Stati Uniti noi potremo continuare ad esportare, magari investendo di più, internazionalizzando alcune nostre imprese per riequilibrare anche la bilancia commerciale che oggi è tutta a favore dell’Italia, si potrà anche acquistare di più dagli Stati Uniti. Secondo me ci sono delle soluzioni che possono essere trovate, bisogna lavorare”, ha detto ancora il ministro definendo l’incontro con Rubio “molto positivo”. “L’amicizia tra Italia e Stati Uniti è ancora più solida, è un’amicizia che non è legata a quel governo, è un’amicizia antica che è rinforzata anche dalla presenza di tanti italo-americani”, ha concluso.
La nota congiunta
“Abbiamo chiesto il rilascio di tutti gli ostaggi e la restituzione dei resti degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza ai loro cari. Abbiamo ribadito il nostro sostegno alla ripresa degli aiuti umanitari senza ostacoli a Gaza e a un cessate il fuoco permanente”. E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta che ha suggellato la ministeriale Esteri del G7 in Canada. “Abbiamo sottolineato l’imperativo di un orizzonte politico per il popolo palestinese, raggiunto attraverso una soluzione negoziata al conflitto israelo-palestinese che soddisfi le legittime esigenze e aspirazioni di entrambi i popoli e promuova una pace, una stabilità e una prosperità globali in Medio Oriente. Abbiamo notato una seria preoccupazione per le crescenti tensioni e ostilità in Cisgiordania e abbiamo chiesto una de-escalation”, si legge ancora.
La dichiarazione sottolinea il “diritto intrinseco di Israele a difendersi in conformità con il diritto internazionale” e che Hamas “non può avere alcun ruolo nel futuro di Gaza” e non deve mai più rappresentare una minaccia per Israele. “Abbiamo espresso il nostro sostegno al popolo della Siria e del Libano, poiché entrambi i paesi lavorano per un futuro politico pacifico e stabile. In questo momento critico, abbiamo ribadito l’importanza della sovranità e dell’integrità territoriale della Siria e del Libano. Abbiamo chiesto inequivocabilmente il rifiuto del terrorismo in Siria. Abbiamo condannato fermamente la recente escalation di violenza nelle regioni costiere della Siria e chiesto la protezione dei civili e che gli autori di atrocità siano ritenuti responsabili. Abbiamo sottolineato l’importanza critica di un processo politico inclusivo e guidato dalla Siria. Abbiamo accolto con favore l’impegno del governo provvisorio siriano a collaborare con l’OPCW per eliminare tutte le armi chimiche rimanenti”, si legge ancora.
“Abbiamo sottolineato che all’Iran è la principale fonte di instabilità regionale e non deve mai essere consentito di sviluppare e acquisire un’arma nucleare. Abbiamo sottolineato che l’Iran deve ora cambiare rotta, operare una de-escalation e scegliere la diplomazia. Abbiamo sottolineato la minaccia del crescente uso da parte dell’Iran di detenzioni arbitrarie e tentativi di assassinio stranieri come strumento di coercizione”, concludono infine i ministri del G7.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).