La Germania al bivio elettorale

Olaf Scholz stellt die Vertrauensfrage in der 205. Sitzung des Deutschen Bundestages im Reichstagsgebaeude. Berlin, 16.12.2024

MILANO (ITALPRESS) – Le elezioni in Germania del 23 febbraio sono molto attese sia per comprendere la direzione economica della “locomotiva d’Europa” da mesi in affanno sia per valutare la portata di una possibile affermazione dell’estrema destra. Le elezioni sono state indette lo scorso 27 dicembre prima dello scadere naturale della legislatura dal Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier dopo il collasso a novembre del governo guidato dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz. Nata nel 2021, la cosiddetta “coalizione semaforo” riuniva i socialdemocratici (SPD), i Liberali (FDP) e i Verdi. La crisi politica fu innescata dai disaccordi tra Scholz e il leader dei liberali Christian Lindner sulla legge di bilancio e sull’opportunità di superare le regole del rigore. I principali partiti in corsa sono: CDU-CSU (Unione Cristiano Democratica e Unione Cristiano Sociale Bavarese), centrodestra con candidato cancelliere Friedrich Merz; SPD, che ha avanzato la ricandidatura di Olaf Scholz; AFD (Alternative Für Deutschland), formazione di estrema destra guidata da Alice Weidel; Die Linke, formazione di sinistra con Jan van Aken e Heidi Reichinnek; i Verdi, con Robert Habeck; la BSW, nuovo partito di sinistra radicale con la sua leader Sahra Wagenknecht; i Liberali con Christian Lindner.
Al centro del dibattito politico i temi economici, soprattutto a causa del forte rallentamento dell’economia tedesca il cui PIL ha registrato il segno negativo negli ultimi due anni. Una crisi quella tedesca che ha avuto come cause il rincaro dei prezzi dell’energia dopo l’invasione russa dell’Ucraina, lo stop alle forniture di gas dalla Russia delle quali la Germania era la principale beneficiaria, l’aumento dell’inflazione e in ultimo la minaccia di dazi da parte del neo eletto presidente americano Donald Trump. La guerra in Ucraina è stata affrontata soprattutto alla luce di una possibile riduzione del sostegno statunitense e sul pericolo che l’Europa resti esclusa dai colloqui di pace con la Russia. Una possibilità più che concreta dopo le affermazioni del vicepresidente americano J D Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. Altro tema caldo è stata l’immigrazione. Questo argomento è stato molto sfruttato in campagna elettorale dalla leader dell’estrema destra Alice Weidel che in più di un’occasione ha parlato non solo di controlli alle frontiere e di respingimenti, ma anche di “re-migrazione” dei migranti giunti in Germania. Inoltre il dibattito a riguardo è stato fortemente influenzato dagli attentati avvenuti nel Magdeburgo a dicembre e a Monaco la scorsa settimana.
Ma è proprio l’AFD, che i sondaggi danno come seconda forza politica attorno al 20% dei consensi, ad aver capitalizzato l’attenzione su di sé. Dal dopoguerra in poi, i principali partiti democratici tedeschi hanno sempre mantenuto un “cordone sanitario” per escludere da incarichi governativi le formazioni di estrema destra. Tuttavia negli ultimi anni AFD ha visto crescere i suoi consensi in diverse consultazioni regionali, raggiungendo il 15,89% dei voti alle elezioni europee del 2024. Ma il clima è diventato incandescente dopo le critiche al sistema politico tedesco e gli endorsement espliciti all’estrema destra da parte del vicepresidente Vance e soprattutto del CEO di Tesla e X Elon Musk. Come reazione, nelle scorse settimane imponenti manifestazioni hanno portato nelle piazze di tutta la Germania centinaia di migliaia di persone a gridare la loro opposizione a qualsiasi collaborazione con AFD. I seggi saranno aperti domenica dalle 8 alle 18.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]