CAGLIARI (ITALPRESS) – “Nel nostro ordinamento ci sono disposizioni tassative che prevedono cause di ineleggibilità e non ci può essere una interpretazione analogica o estensiva che aggiunga nuove cause. Abbiamo il dovere che sia fatta luce e giustizia rispetto alla gerarchia delle fonti, per questo chiediamo alla giunta di proporre il conflitto di attribuzione alla Corte Costituzionale. Questo è un momento alto di confronto tra l’autonomia della Regione e i poteri dello Stato ed è per questo che chiediamo anche a chi non l’ha sottoscritta o a chi l’ha criticata di sostenere questa mozione, dove sono in gioco i diritti elettorali del popolo sardo e non i diritti soggettivi di alcuno”. Così il capogruppo del Partito Democratico, Roberto Deriu, presentando questa mattina in Consiglio regionale la mozione della maggioranza a difesa della della governatrice Alessandra Todde. Il documento, approvato con 31 voti a favore e uno contrario, impegna la Giunta a sollevare in Corte Costituzionale un conflitto di attribuzioni con lo Stato sul caso della decadenza della presidente. La minoranza non ha partecipato al voto per motivi politici. Fausto Piga, di Fratelli d’Italia, ha spiegato: “Da un punto di vista politico non si può far finta di nulla davanti a questo pasticcio inaudito, che ci sta facendo perdere tempo al punto che a metà febbraio la manovra finanziaria non è ancora arrivata in Aula”.
Nel merito della mozione ha detto: “I toni e i contenuti non favoriscono il confronto con l’opposizione, è una mozione ad personam che noi chiameremo “salvatodde”. Bene, noi non siamo disposti a fare la stampella davanti a questo pasticcio. Non c’è nessun golpe: se si andrà a casa si andrà perchè è stato commesso un pasticcio. Come mai vi accorgete solo ora di questo vuoto normativo? Perchè avete combinato un pasticcio. Non pensate a come salvare Todde ma a come iniziare a lavorare per i sardi”. Sempre dai banchi della minoranza piovono le contestazioni. Per Alice Aroni (Udc) “questa mozione è una pagina triste di questa legislatura e di tutta l’autonomia”, mentre il leghista Alessandro Sorgia ha detto che “questa è una mozione da dilettanti allo sbaraglio, il ricorso davanti alla Corte sarà rigettato e la presidente Todde, ossessionata dalle poltrone, dalla sua e da quelle che ha elargito, passerà alla storia anche per questo. La verità è che al presidente e il suo staff hanno sbagliato con il rendiconto delle spese elettorali e farebbe prima ad ammetterlo e dimettersi”.
Rivolto alla maggioranza, Antonello Peru (Sardegna20/20) ha rincarato la dose ricordando il suo caso: “Ho subito quattro processi e quattro assoluzioni, sono stato arrestato e sospeso da quest’Aula e senza alcun risarcimento. Ma non ho mai alzato la voce contro la magistratura, mi sono difeso nel processo e non dal processo. Ci opponiamo con fermezza a questa mozione perchè in uno Stato di diritto nessuno è al di sopra della legge”. Anche il capogruppo dei Riformatori, Umberto Ticca, ha definito “irricevibile la mozione”, mentre Piero Maieli (Forza Italia) ha detto: “Da subito avete occupato tutte le poltrone e adesso con la riforma sanitaria recuperate le ultime rimaste. Sulla Pratobello non avete ascoltato la voce di 220mila sardi. Non posso che farvi gli auguri di buon cammino”.
– Foto: Consiglio Regionale Sardegna –
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