Malta, nel 2024 rilasciati 44mila permessi di soggiorno

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta ha rilasciato una media di 120 nuovi permessi di soggiorno al giorno, per un totale di 44.007 nuovi documenti nel periodo compreso tra la fine di dicembre 2023 e la fine di dicembre 2024. I dati sono stati presentati in Parlamento dal ministro dell’Interno, Byron Camilleri, e riguardo i permessi di soggiorno rilasciati per la prima volta a cittadini di paesi terzi. Secondo i dati forniti dalle autorità competenti, oltre al totale di 4.741 permessi rilasciati per la prima volta ai cittadini di paesi terzi, i registri di Identity Malta mostrano che l’anno scorso sono stati rilasciati un totale di 33.455 permessi di soggiorno. Camilleri ha spiegato che la residenza a Malta fornisce un “percorso di migrazione” per i cittadini di paesi terzi di buona condotta, consentendo loro di “investire a Malta o lavorare a distanza per aziende o clienti con sede fuori Malta”. Identity Malta ha generato oltre 132 milioni per l’economia maltese. Il ministro ha sottolineato che il programma di residenza basato sugli investimenti – il Malta Permanent Residence Programme (MPRP) – ha ricevuto 1.500 richieste lo scorso anno e ha generato 46 milioni per il Fondo consolidato, 50 milioni in contratti di affitto su cinque anni e 36 milioni in acquisti di proprietà. Il ministro ha inoltre precisato che nello stesso periodo sono scaduti o revocati 25.433 permessi di soggiorno per cittadini di paesi terzi, mentre ne sono stati rinnovati 52.661. Per i cittadini provenienti dai Paesi dell’Unione Europea, lo scorso anno sono stati rilasciati complessivamente 5.811 nuovi titoli di soggiorno, mentre 6.662 permessi scaduti o revocati e 4.310 rinnovati. “Durante questo periodo si è registrato un tasso di mantenimento e rinnovo dei permessi di soggiorno più elevato, mentre è diminuito il numero di nuove richieste da parte di cittadini stranieri”, ha aggiunto il ministro, sottolineando infine che la politica di migrazione della manodopera recentemente introdotta a Malta mira a stabilire “un maggiore controllo, una maggiore ritenzione e misure più forti per combattere lo sfruttamento del lavoro”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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