ROMA (ITALPRESS) – Su Rai2 domani sera torna “Rocco Schiavone”, la serie basata sui romanzi e i racconti di Antonio Manzini e interpretata da Marco Giallini. Quattro le prime serate previste per questa sesta stagione che vede uno Schiavone «disilluso – dice l’attore – un pò meno presente nella vita di tutti i giorni e meno alla ricerca dell’amore». Una disillusione che, per Giallini, accomuna il personaggio a tutti gli italiani: “E’ palese. Un esempio? La sparizione delle edicole mi mette paura. Era tanto bello entrare in edicola, vedere i colori, il movimento della gente, sentire l’odore di inchiostro. Ora vai a prendere il giornale e ti dicono che è finito perchè ne è arrivata solo una copia. A Roma vai a via Veneto o via del Tritone ed è tutto grigio”. A proposito di disillusione, in questa stagione il vicequestore di Aosta dovrà fare i conti con la consapevolezza del tradimento dell’amico Sebastiano, responsabile della morte della moglie Marina. Rocco è intrappolato in una solitudine profonda e spesso sente di doversi caricare il peso del mondo sulle spalle. Così, per sfuggire al proprio passato, si butta nel lavoro: «Tra tutti i personaggi che ho interpretato, Rocco Schiavone è quello a cui sono più legato. E’ anche l’unica serie che ho fatto per tanti anni. Quando ero un ragazzo il mio sogno era quello di interpretare una sorta di “ciancicato” maledetto alla francese come quelli interpretati da Yves Montand e Jean Gabin». Nelle nuove puntate lo vedremo anche un pò dimagrito: «Avevo perso 4-5 chili per un film precedente e a questa età si vede più. Ho cercato di recuperarli in extremis ma non ce l’ho fatta. Però questo ha aiutato a dare un’immagine sofferente». E non è solo l’aspetto fisico che Giallini ha regalato a Schiavone: «Credo di avergli dato tutto. Non che Rocco non avesse un’anima ma poi quella la devi plasmare. Come diceva Marcello Mastroianni, ‘sò io che faccio quellò”.
A chi gli chiede cosa pensa della collocazione della serie su Rai2 e non su Rai1, destinazione ultima dei prodotti di successo, Giallini risponde: «Non conosco questi meccanismi ma io sto bene lì. Quando uscì la serie si fregiava di avere più della metà degli spettatori con titolo di scuola media superiore. Questo mi colpì, non perchè gli altri spettatori non siano da prendere in considerazione ma perchè il fatto che una persona che ha a che fare con Dostoevskij desse un’occhiata pure a Rocco Schiavone aveva un certo peso». In ogni caso «c’è stato un momento in cui si paventava il passaggio ma ci sono piccole cose che forse non possono essere trasmesse su Rai1».
“Rocco Schiavone” è una serie coprodotta da Rai Fiction, Cross Production e Beta Film. La regia è di Simone Spada. Nel cast ci sono, tra gli altri, Claudia Vismara, Paolo Bernardini, Christian Ginepro, Massimiliano Caprara, Massimo Reale, Valeria Solarino e Lorenza Indovina.
-foto ufficio stampa Rai –
(ITALPRESS).
Torna “Rocco Schiavone”, Giallini “E’ il personaggio a cui sono più legato”
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