![New York, Donald Trump suona la campana d'apertura alla Borsa di Wallm Street accompagnato dalla moglie Melania](https://www.italpress.com/wp-content/uploads/2025/02/IPA_Agency_Donald-Trump-250110-696x539.jpg)
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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’imposizione di nuove tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, comprese quelle provenienti da Canada e Messico.
Mentre si trovava a bordo dell’Air Force One diretto a New Orleans per partecipare alla finale di Super Bowl 2025, Trump aveva già ribadito la volontà di imporre dazi nei confronti di tutti i Paesi che hanno fatto lo stesso con gli Stati Uniti: “Se ci fanno pagare, noi facciamo pagare loro – ha affermato Trump -. Noi paghiamo il 130% e non ci facciamo pagare nulla, non rimarrà così”.
Secondo i dati riportati dall’American Iron and Steel Institute, le principali fonti di importazione di acciaio dagli Stati Uniti sono Canada, Brasile e Messico, seguiti da Corea del Sud e Vietnam. Per quanto riguarda invece l’alluminio, il Canada risulta essere il principale fornitore negli Stati Uniti con il 79% delle importazioni totali nei primi 11 mesi del 2024.
Trump ha descritto questo provvedimento come uno strumento per forzare le concessioni in merito all’immigrazione e per colmare il deficit di bilancio del governo. Già in precedenza il presidente aveva annunciato l’imposizione di dazi del 25% per tutti i prodotti provenienti da Canada e Messico, ma una settimana fa ha sospeso il procedimento per 30 giorni. Nella medesima occasione il tycoon aveva anche aggiunto ulteriori dazi del 10% sulle importazioni dalla Cina, che ha risposto immediatamente con dazi del 15% sui prodotti derivati dal carbone e dal gas naturale liquefatto, imponendo anche una tariffa del 10% sul petrolio greggio, sui macchinari agricoli e sulle auto di grandi dimensioni importate dagli Stati Uniti.
Trump ha inoltre reso noto che avrebbe ritardato le tariffe su milioni di piccoli pacchi provenienti da aziende come Temu e Shein, fino a quando i funzionari doganali non riusciranno a trovare il modo di imporle. Gli ultimi provvedimenti hanno suscitato una immediata preoccupazione da parte di diversi partner commerciali globali.
Nel corso del suo primo mandato Trump aveva già imposto delle tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% sull’alluminio provenienti da Canada, Messico e Unione Europea, ma l’anno successivo raggiunse un accordo con Canada e Messico per la rimozione dei dazi, che però rimasero in vigore per l’Unione Europea fino al 2021.
Le tariffe avevano provocato un aumento dei costi per le case automobilistiche negli Stati Uniti e per i produttori di bevande gassate che utilizzano alluminio per le loro lattine. L’immediata conseguenza fu un aumento dei prezzi per i consumatori.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).