Achille Lauro “Sanremo è la ciliegina, ma sotto c’è una grande torta”

MILANO (ITALPRESS) – “Sanremo è la ciliegina, ma sotto c’è una grande torta”. Achille Lauro lo dice chiaramente presentando la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025 con ‘Incoscienti giovanì, una ballad ispirata a una storia vera, nata ai bordi del Grande Raccordo Anulare di Roma. La “torta” a cui fa riferimento è rappresentata dai grandi concerti che lo attendono: il doppio evento al Circo Massimo, con una seconda data annunciata per il 1° luglio (la prima è in programma il 29 giugno), e un tour nei palazzetti con l’ambizione di arrivare agli stadi e, in futuro, di conquistare anche il pubblico internazionale. “Il Circo Massimo è un traguardo incredibile, ma non è un punto d’arrivo. Voglio portare la mia musica negli stadi e oltre i confini nazionali”, afferma l’artista che si presenta con una identità artistica definita dopo anni di sperimentazioni musicali e trasformazioni di stili musicali. “Oggi sono un uomo. Ho capito dove voglio andare e cosa mi piace davvero, senza paura di sperimentare. Dal 2021 non pubblico un album. In questi anni ho lavorato molto sulla musica per cercare la mia vera identità”, sottolinea.
Tutto questo sarà palese sul palco dell’Ariston, dove Achille Lauro torna per la quinta volta, dopo le esperienze del 2019 con ‘Rolls Roycè, del 2020 con ‘Me ne fregò, del 2022 con ‘Domenicà e la partecipazione da super ospite nel 2021, con ‘Incoscienti giovanì. “Una ballad che racconta una storia vera, un viaggio tra emozioni e ricordi, nata ai margini del Grande Raccordo Anulare di Roma. E’ un brano che si rifà ai grandi cantautori e, come molti dei miei pezzi, parla della mia storia perchè credo che sia molto più facile rubare dalla realtà piuttosto che inventare. E’ un guardare a quei giovani non più con gli occhi del ventenne, ma di chi conosce le conseguenze. Ho scritto le prime parole e i primi accordi di pianoforte, un paio di anni fa e ho subito capito veramente che c’era qualcosa di grande. La canzone racconta di una bambina che non si sente amata e che fa di tutto per essere diversa dalle persone che l’hanno cresciuta. Una bambina che potrebbe essere il mio grande amore, mia madre o io stesso”, dice del pezzo che è tra i favoriti della kermesse.
“Questa cosa mi preoccupa! – scherza -. Non sento la competizione e non mi interessa. Mi sono sempre posizionato abbastanza in fondo, ma alla fine il Festival mi ha definito, mi ha regalato un sacco di soddisfazioni e un pubblico trasversale”. In quest’edizione 2025 Achille Lauro sarà vestito da Domenico Dolce e Stefano Gabbana, e dovrebbe cantare, “solo con un occhio di bue che mi illuminerà”. Nella serata dei duetti, invece, si accompagnerà a Elodie, anche lei in gara, con ‘A mano a manò di Riccardo Cocciante e ‘Folle città’ di Loredana Bertè. “La versione di ‘A mano a manò che proporremo è un ibrido – anticipa -: l’arrangiamento è più vicino al mondo di Cocciante, mentre l’interpretazione ha sfumature più vicine all’interpretazione di Rino Gaetano”. In vista della settimana sanremese, poi, smorza i rumors riguardanti la presunta relazione con Chiara Ferragni di cui ha parlato Fabrizio Corona. “In un momento così bello, fatto di grandi sogni e progetti, preferisco concentrarmi sulla mia musica. Vivo alienato dal gossip, dedito solo ai miei progetti. E poi si parla tanto di violenza sulle donne e questo non è tanto diverso”.
Tra i progetti, oltre alla disponibilità a tornare a X Factor (“Abbiamo seminato talmente bene che è giusto poi dare ancora un pò d’acqua a questa piantina”), c’è anche la futura fondazione ‘Ragazzi madrè dedicata ai ragazzi in difficoltà. “Dedico il mio tempo libero a progetti per aiutare chi ne ha bisogno, così come mi ha insegnato mia madre che l’ha sempre fatto. Oggi che sono molto fortunato mi sento di dover restituire qualcosa”, sottolinea Achille Lauro che rifiuta, almeno a parole, di essere chiamato artista. “Cito Carmelo Bene: l’arte non deve essere rassicurante. Anche se la mia non la considero arte. Non mi piace chiamarla così perchè mi pare presuntuoso. Qualche volta si è pensato che io sia un sovversivo, un esibizionista: quel battesimo a Sanremo mi ha quasi rovinato la carriera, anche se prima di me a mettere in scena l’iconografia cristiana sono stati Madonna, David Bowie e David La Chapelle. Ma la colpa è del fatto che io non dormo di notte. Non mi dispiace che la gente mi consideri esibizionista, ma che non capiscano i progetti. La mia grande forza è che so fallire con grande entusiasmo – conclude -. Bisogna avere i piedi per terra e saper aggiustare il tiro”.

foto: ufficio stampa Goigest

(ITALPRESS)

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