MILANO (ITALPRESS) – L’autismo o disturbo dello spettro autistico è una condizione neurobiologica che si manifesta con difficoltà nella comunicazione, nell’interazione sociale e comportamenti ripetitivi o ristretti. L’entità dei sintomi è molto ampia: alcuni individui presentano lievi difficoltà, altri necessitano di un supporto significativo. Le principali caratteristiche della persona autistica sono la difficoltà a comprendere e rispondere alle emozioni degli altri e una spiccata sensibilità sensoriale che comporta reazioni intense a luci, suoni, odori e contatti fisici. I sintomi possono comparire nei primi anni di vita con difficoltà a stabilire contatti visivi, interesse limitato verso il gioco simbolico o evidenti comportamenti ripetitivi. In Italia ci sono oltre 600 mila persone autistiche e quasi nessuna è inserita nel mondo del lavoro. Sono questi alcuni dei temi trattati da Domenico Acampora, educatore ad esperto di politiche giovanili che nel 2017 ha fondato PizzAut, il primo ristorante in Europa completamente gestito da ragazzi autistici, intervistato da Marco Klinger, per medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“I ristoranti sono due: nel 2021 abbiamo aperto il primo in provincia di Milano, nel 2023 abbiamo aperto il secondo a Monza con il grande onore di avere all’inaugurazione il Presidente della Repubblica”. La motivazione alla base del progetto “è molto personale: ho un figlio autistico, quando arriva la diagnosi ti cade il mondo addosso e tu sai che non ci sarà un futuro per tuo figlio. Ho pensato di costruirlo per tanti altri ragazzi, non solo per il mio”, anche perchè “in Italia, in questo momento, ci sono 600 mila persone autistiche, il Ministero della Sanità dice che nasce un bambino autistico ogni 77 bambini. Sono numeri spaventosi” ma “il sistema sanitario nazionale passa poco o niente, la diagnosi precoce esiste a macchia di leopardo sul territorio nazionale e la presa in carico è difficilissima perchè i neuropsichiatri sono pochissimi”.
Inoltre delle 600 mila persone autistiche “quelle inserite nel mondo del lavoro sono pochissime e di solito sono i ragazzi con un autismo di livello 1, quello più leggero. I ragazzi con autismo di livello 2 o 3 non entreranno mai nel mondo del lavoro: alcuni farebbero una fatica enorme, altri invece con i giusti accorgimenti possono farlo eppure ne rimangono esclusi. PizzAut sta dimostrando che si può fare: nei miei ristoranti lavorano 41 ragazzi autistici e molti di loro hanno un livello 2, qualcuno un livello 3”, ha spiegato. “Il lavoro è potentissimo, dà una motivazione altissima: ci sono ragazzi che prima facevano fatica a parlare e oggi si relazionano con i clienti”. Nel 2024, Acampora ha tenuto un discorso all’Onu. “Ho voluto citare le parole del Presidente della Repubblica Mattarella che disse ‘Nei sorrisi e nel lavoro dei ragazzi di PizzAut ho ritrovato i valori della Costituzione Italiana, sono un gruppo di sognatori”. Sono “parole straordinarie”, come quelle pronunciate da Papa Francesco che, “quando siamo andati a cucinare per lui, disse ‘State dimostrando che la persona disabile può essere il buon samaritanò, che è una frase semplice e rivoluzionaria”.
PizzAut ha cucinato anche a Bruxelles per il Parlamento Europeo. “In Europa vivono oltre 6 milioni di persone autistiche, eppure non c’è una legge quadro europea. Speriamo che la politica si interessi all’autismo con maggiore attenzione e maggiore efficacia”, ma i risultati raggiunti finora sono “importanti soprattutto per i ragazzi che migliorano, che hanno un lavoro e non sono più un costo sociale, ma diventano una risorsa”, ha sottolineato. PizzAut si è piazzata terza tra i ristoranti italiani e prima tra le pizzerie, secondo la classifica stilata da The Fork. “Mai mi sarei aspettato questi risultati e questo interesse, è un risultato importante perchè noi stiamo dicendo alle altre aziende che se le nostre pizzerie e i nostri ristoranti vanno bene, anche loro possono assumere persone autistiche e farle lavorare bene nelle proprie aziende”.
Per il futuro, “abbiamo elaborato un progetto che si chiama ‘Pizza Autobus’, dei truck food per dare lavoro ad altri ragazzi autistici su cui possono lavorare cinque ragazzi autistici: ne vorremmo fare 15, uno per ogni provincia lombarda: vuol dire 75 posti di lavoro solo in Lombardia”. L’obiettivo è poi arrivare a “un truck food per ogni provincia italiana” per arrivare a “500 posti di lavoro per persone autistiche: non c’è nulla del genere al mondo, è una sfida difficile, ma la vogliamo affrontare insieme a quelle aziende che vogliono starci vicino in questo percorso”.
– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).