Caramanna “I dati sulla violenza giovanile sono preoccupanti”
PALERMO (ITALPRESS) - “I dati sulla violenza giovanile purtroppo sono estremamente preoccupanti". Così Claudia Caramanna, Procuratore al Tribunale dei Minorenni di Palermo, a margine del convegno "I giovani e la violenza: un fenomeno in aumento?", organizzato dall’Omceo di Palermo e dal Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova, in memoria di Francesca Morvillo. "Abbiamo registrato dal 2022 un aumento del 25% dei reati commessi da minorenni, reati che sono stati peraltro caratterizzati da estrema violenza e brutalità - spiega -. Rispondere alla domanda su quali sono le cause è molto complesso, ma è chiaro che si tratta di concause, sicuramente incide in maniera molto significativa il consumo di sostanze stupefacenti ed in particolare di crack, una sostanza che si trova ormai a basso costo e che è molto facile reperire e che viene consumata anche da ragazzini molto piccoli, ma oltre a questo ci sono anche tanti altri aspetti da considerare, un po' la crisi familiare, c'è la crisi dei rapporti sociali che ormai sono rapporti che vengono intrattenuti spesso attraverso piattaforme, non sono più rapporti veri. Abbiamo una società che presenta tanti aspetti di fragilità e di insicurezza che sicuramente incidono sulla psiche di questi minori e abbiamo anche degli esempi da parte dei soggetti adulti che sono molto vicini alla violenza e allora è chiaro che anche i minori agiscono con condotte di questo tipo”. “Come si inserisce la criminalità organizzata in questo quadro? La criminalità organizzata - aggiunge - sfrutta i soggetti minorenni, ma sfrutta anche i soggetti non imputabili ben consapevoli del fatto che a 10-12 anni non è possibile neppure instaurare un procedimento penale. Quindi abbiamo moltissimi minori, anche minori di 14 anni, che sono pusher al servizio della criminalità organizzata”. xd6/vbo/gtr