Riaperta Piazza Risorgimento, inaugurata da Gualtieri in vista del Giubileo

ROMA (ITALPRESS) – Una volta terminati i lavori, in vista dell’imminente Giubileo, è stata riaperta la nuova Piazza Risorgimento. Ad inaugurare lo spazio vicino San Pietro è stato il Sindaco di Roma, nonchè Commissario Straordinario di Governo, Roberto Gualtieri, accompagnato dal Pro-Prefetto del Dicastero per la Nuova Evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, dall’Assessore ai lavori pubblici e alle infrastrutture, Ornella Segnalini, dall’Assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi e dalla Presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi.
“E’ stato un intervento travagliato perchè si è dovuto cambiare il progetto”, ha spiegato Gualtieri, per non andare incontro alla certezza “di lasciare un cantiere qui. Quindi abbiamo dovuto ripensarlo e quando accade, significa che non si fanno le cose o si fanno con anni di ritardo. Invece, riuscire a concludere questo intervento nei tempi previsti è un risultato straordinario”. Il Sindaco oltre a riconoscere il lavoro e l’impegno profuso da tutte le persone coinvolte ha fatto presente il “Metodo che ci ha visti coordinarci costantemente tra diversi livelli istituzionali, uniti intorno all’obiettivo, risolvendo i problemi in tempo reale. Mostrando che, se lo stato italiano in tutte le sue articolazioni si unisce e collabora, è in grado di fare tante cose anche quelle che molti ritengono impossibili”.
Gualtieri, a proposito del Giubileo, ha parlato di Roma che diventerà “il centro del mondo e un luogo di speranza, di pellegrinaggio, di fede e di incontro tra le persone”, per cui l’obiettivo era di “avere un flusso ordinato e sicuro di pellegrini e di persone dalla metro fino al colonnato. Ma anche di valorizzare questo spazio e farne non solo un luogo di passaggio ma di incontro. Il lavoro è stato bello perchè in tempi rapidissimi senza snaturare la piazza, questa è stata adattata a tale funzione. Per cui la parte pedonale è aumentata dal 52 al 75%. Quindi è stata semi pedonalizzata, un pò sul modello di Piazza Cavour”.
L’operazione di restyling della piazza ha richiesto un lavoro di pedonalizzazione per cui è stato tolto l’asfalto, è stato chiuso un tratto di strada ed è stata operato un lavoro di pavimentazione naturale, tramite l’uso del calcestre che, come ha spiegato Alessandro Cambi, ingegnere responsabile dei lavori, consente di respirare e permette la permeabilità delle acque. Inoltre sono stati inseriti degli elementi luminosi che funzionano tramite pannelli fotovoltaici. In più, su un lato della piazza è presente un anfiteatro contemporaneo mentre a gennaio verrà installata una gradinata in legno. Sono presenti, per l’appunto, anche degli spazi di socialità e dei punti dedicati all’erogazione dell’acqua, all’info Point e alla ricarica dei telefoni.
“E’ un risultato bello e importante che ci dà una grandissima soddisfazione”, ha concluso il Sindaco. “Siamo grati a tutte le decine e decine di persone che si sono impegnate notte e giorno per rendere possibile quello che molti ritenevano impossibile e cioè ripavimentare completamente. Questo lato di Roma l’abbiamo fatto. Ci vediamo il 23 per l’altro lato, quello di Piazza Pia”.
“Siamo grati e contenti che la piazza ritorni a essere veramente una piazza. Non sarà più divisa, ma sarà un prolungamento verso il colonnato di San Pietro e verso Ottaviano”, ha detto Monsignor Fisichella, che ha aggiunto: “E’ stato creato qualcosa di speciale. Forse è stata l’opera più martoriata nel corso dei mesi perchè è stata più volte ripensata. Finalmente, però, è giunta al termine. Ritorna a essere un luogo di incontro, non solo di passaggio. Per come è stata pensata e realizzata porterà bambini, famiglie, turisti e pellegrini a trovare non soltanto il cammino verso la Porta Santa ma anche uno spazio di riposo da cui contemplare questa bella zona di Roma”.
“Ha prevalso un metodo di lavoro che ritengo essere uno dei tanti doni del Giubileo, prima che inizi formalmente, e cioè di condividere gli obiettivi, dividere i lavori ciascuno per la parte di propria competenza e di vedersi a ritmi serrati. Abbiamo avuto 16 incontri a palazzo Chigi, in poco meno di due anni. Verificando mese dopo mese che cosa venisse eseguito, quali problemi ci fossero e come superarli nell’immediatezza – ha detto Mantovano -. Tutto questo significa che mettendosi insieme, nonostante le diversità delle maggioranze, con obiettivi comuni e tanta buona volontà i risultati si possono raggiungere”.
– foto xl5 Italpress –
(ITALPRESS).

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