Report B7 Italy 2024, ampia convergenza con le policy del G7

Emma Marcegaglia presidente B7 e Fabio Pompei durante l'evento "G7 industry Stakeholders conference" presso Unione Industriali, Torino, 28 aprile 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO (NPK)

ROMA (ITALPRESS) – Massimizzare i benefici dell’intelligenza artificiale, gestire le incertezze globali per promuovere la competitività delle imprese e crescita economica, supportare lo sviluppo sostenibile dell’Africa. Queste alcune delle principali raccomandazioni del B7 – guidato da Confindustria e dalla Chair Emma Marcegaglia e di cui Deloitte Italia è Knowledge Partner esclusivo – recepite dal G7 Italia. La percentuale di accoglimento delle proposte del Business delle sette economie democratiche più avanzate al mondo è superiore al 90 per cento, come indicato nel “B7 Responsiveness Report”, redatto da Confindustria con il supporto di Deloitte, Knowledge Partner esclusivo del B7. Il report è stato realizzato a conclusione del B7 Italy 2024, in vista del passaggio del testimone al Canada che assumerà la Presidenza del G7 e del B7 nel 2025. Grazie a innovazioni senza precedenti, come l’istituzione degli Advisory Board – organi consultivi composti da CEO di primari gruppi aziendali nazionali e internazionali – e delle G7 Industry Stakeholders Conference – organizzate a margine delle principali Ministeriali G7 per favorire l’incontro tra rappresentanti dell’industria e dei Governi – il B7 Italy ha avuto un ruolo chiave nel facilitare il dialogo tra business e Istituzioni per identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale.
“Il comune impegno a fronte della complessità e dell’incertezza dello scenario globale – spiega la B7 Chair Emma Marcegaglia- ha visto il nostro B7 lavorare in stretto coordinamento con la Presidenza italiana del G7 per affrontare le sfide delle trasformazioni in corso attraverso un approccio fortemente orientato al rilancio della competitività industriale dei paesi G7, che è stato il faro che ha guidato la nostra azione ed il filo rosso che congiunge le nostre raccomandazioni. Pur in continuità con i precedenti cicli, l’edizione italiana del B7 ha ampliato ed approfondito il confronto fra Federazioni industriali coinvolgendo autorevoli CEO nazionali e internazionali e questa innovazione ha fatto sì che la quasi totalità delle nostre priorità e raccomandazioni abbia trovato una chiara e netta corrispondenza con le conclusioni della Presidenza italiana del G7, a testimonianza dell’attenzione dei governi alle istanze dell’industria ed alla collaborazione tra pubblico e privato”.
“La significativa convergenza – dichiara il Ceo Deloitte Central Mediterranean Fabio Pompei- tra le priorità del B7 e del G7 a Presidenza italiana sui temi più rilevanti dell’agenda economica globale – dalle molteplici transizioni in atto alla promozione dell’inclusione sociale e alla resilienza delle catene del valore globali – sottolinea l’importanza di un approccio inclusivo e condiviso tra settori pubblico e privato. Questo richiede un modello di collaborazione strutturato, capace di integrare la visione strategica e la capacità innovativa del settore privato con la leadership normativa e regolatoria delle istituzioni pubbliche. I G7 sono quindi chiamati a guidare un dialogo continuo, informato e orientato all’azione, essenziale per tradurre queste priorità condivise in politiche trasformative e interventi strategici, capaci non solo affrontare le sfide immediate, ma anche di posizionare le economie globali su un percorso di crescita sostenibile, equa e resiliente, in grado di generare un impatto duraturo e positivo a livello internazionale”.
Massimizzare i benefici derivanti da un utilizzo etico e inclusivo dell’intelligenza artificiale riscontra un allineamento totale tra B7 e G7 sul ruolo che l’AI può giocare a favore di produttività e competitività industriale. Un aspetto centrale proprio in quanto l’intelligenza artificiale è stata identificata dalla Presidenza Italiana del G7 tra i temi più rilevanti del Summit dello scorso giugno, che ha visto anche la storica partecipazione del Pontefice nei tavoli di lavori dedicati.
Convergono le raccomandazioni del B7 e i leader dei Paesi del G7 sulle iniziative strategiche che assicurino competitività e crescita nei Paesi in via di sviluppo, a partire da quelli africani, con focus la collaborazione in ambiti come lo sviluppo sostenibile, la riduzione della dipendenza dalle esportazioni di materie prime, la lotta all’insicurezza alimentare, la digitalizzazione, il miglioramento della sanità, gli investimenti a favore di una maggiore inclusione di giovani e donne nei processi formativi e dell’imprenditoria giovanile e femminile.
L’impegno di B7 e G7 è volto a sostenere le transizioni climatica, energetica e ambientale in corso con investimenti pubblici e privati al fine di traguardare risultati condivisi a livello globale, come la neutralità carbonica entro il 2050. In tal senso, il G7 ha riaffermato il suo impegno per l’accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, sottolineando la necessità di colmare il divario delle emissioni come evidenziato alla COP28. La collaborazione con istituzioni finanziarie internazionali mira a catalizzare investimenti in tecnologie industriali sostenibili, esplorando meccanismi di finanziamento innovativi per l’adattamento climatico e per l’energia pulita.
Altre priorità condivise tra B7 e G7 vedono la necessità di rafforzare il libero mercato per supportare il commercio internazionale, preservare la resilienza delle catene di valore a livello globale e per raggiungere l’obiettivo di bilanciare sicurezza economica e mercati aperti, contrastando pratiche di commercio sleali e che generano distorsioni del libero mercato. Ribadito inoltre il sostegno al WTO e alla collaborazione multilaterale, promuovendo investimenti diretti esteri in favore di infrastrutture innovative e sostenibili, essenziali per l’inclusione economica globale dei Paesi in via di sviluppo e dell’Africa in particolare.
Per una crescita duratura e inclusiva è essenziale rafforzare i processi di digitalizzazione attraverso la diffusione delle competenze digitali nelle aziende, nelle amministrazioni pubbliche e nella società. E’ inoltre fondamentale capitalizzare sulla trasformazione digitale in corso e sui benefici della Data Economy, con il G7 che si è impegnato a ridurre la frammentazione normativa e a promuovere la “libera circolazione dei dati con fiducia” (Data Free Flow with Trust), garantendo diritti fondamentali quali la riservatezza, la protezione e la sicurezza dei dati e la proprietà intellettuale.
Ribadendo il forte allineamento con le raccomandazioni avanzate dal B7, il G7 ha evidenziato l’importanza di promuovere condizioni di lavoro eque garantendo qualità del lavoro, diritti fondamentali e ambienti sicuri. Per i Paesi del G7 è fondamentale compiere passi in avanti verso l’inclusione, migliorando gli attuali sistemi di welfare, supportando persone con disabilità e accelerando l’uguaglianza di genere. Investire in sistemi di apprendimento continuo, infine, è la chiave di volta per adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro in costante evoluzione, specialmente in ambito green e digitale.

– Foto ufficio stampa B7 –

(ITALPRESS).

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