Medium monopolizza sprint in Qatar, gara lunga a una sosta

01 VERSTAPPEN Max (nld), Red Bull Racing RB20, action during the Formula 1 Qatar Airways Qatar Grand Prix 2024, 23th round of the 2024 Formula One World Championship from November 29 to December 1, 2024 on the Lusail International Circuit, in Lusail, Qatar

LOSAIL (QATAR) (ITALPRESS) – Una giornata dai due volti oggi sul circuito di Lusail, in Qatar. La gara Sprint ha visto la doppietta della McLaren, con Lando Norris che ha ceduto volontariamente il successo al compagno di squadra Oscar Piastri proprio in prossimità della bandiera a scacchi, peraltro dopo averlo aiutato pressochè per tutta la durata della corsa rimanendo a distanza utile per usare il DRS per difendersi dalla Mercedes di George Russell, finito terzo. La possibilità che hanno le squadre di lavorare fuori dal regime di parco chiuso fra la Sprint e le qualifiche ha dato a tutti la chance di modificare l’assetto e la configurazione delle vetture per migliorarne la prestazione. Ciò ha portato ad un rimescolamento dei rapporti di forza, con la Red Bull che è tornata alla ribalta. Ottavo nella Sprint, suo peggior piazzamento in assoluto nelle gare corte, Max Verstappen è riuscito a conquistare la pole position del Gran Premio di domani sera superando in extremis Russell per soli 55 millesimi di secondo: 1’20″520 per l’olandese, 1’20″575 per l’inglese. La coppia della McLaren dovrà accontentarsi della seconda fila, con Norris davanti a Piastri, comunque davanti ai rivali principali nella corsa al titolo Costruttori: Charles Leclerc partirà dalla quinta posizione e Carlos Sainz dalla settima, con Lewis Hamilton in mezzo ai due ferraristi. La gara Sprint ha visto 19 piloti su 20 scegliere la Medium per la partenza: l’unica eccezione è stata Guanyu Zhou, che ha preso il via con un treno di Soft, salvo passare alla C2 dopo dieci giri. Soltanto Franco Colapinto, che partiva dalla pit-lane, ha usato un set completamente nuovo, visto che le gomme impiegate dai due ferraristi, Carlos Sainz e Charles Leclerc, erano sostanzialmente tali, avendo coperto soltanto i chilometri del giro di rodaggio nella FP1 di ieri. In qualifica, tutti hanno usato le Soft. L’unica macchia gialla nel grafico che riassume l’utilizzo delle mescole in ogni sessione è stata inserita per gentile concessione di George Russell che, all’inizio di Q1, ha imitato quanto fatto dai ferraristi ieri, rodando un set di C2.
“Un sabato molto intenso, com’è normale in un weekend col formato Sprint – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – La gara “corta” ci ha permesso di verificare il comportamento della Medium sulla lunga distanza e, per quanto visto finora, le indicazioni emerse ieri – degrado molto limitato, usura accentuata e graining presente ma non in quantità preoccupante – sembrano aver trovato conferma”. “Abbiamo visto soltanto un pilota provare anche la Soft – l’anno scorso nella Sprint c’era stata molta più varietà di scelte – ed è quindi difficile trarre delle conclusioni definitive proprio perchè i dati riguardano solamente una vettura – prosegue Isola – la prova del pilota della Sauber evidenzia come sia lampante il fatto che la C3 richiede una gestione molto attenta se se ne vuole estendere la vita per uno stint quantomeno significativo. In qualifica abbiamo visto come l’evoluzione della pista abbia rallentato la sua velocità, stabilizzandosi nella seconda parte. Più significativo l’impatto del vento, che è calato progressivamente d’intensità, soprattutto nell’ultimo segmento. Le temperature relativamente basse – attorno ai 18/20°C sia quella dell’aria che della pista – hanno portato ad un approccio piuttosto differenziato al giro cronometrato. Abbiamo visto piloti usare quello classico – out/crono/in – altri fare un giro di preparazione e altri ancora – come, ad esempio, Verstappen in Q3 – fare un run unico con un doppio giro di raffreddamento. Val la pena sottolineare il progresso delle prestazioni cronometriche non soltanto rispetto allo scorso anno – 3″258 il miglioramento a parità di gomme e di regolamento tecnico – ma anche rispetto al 2021, quando le vetture pesavano quasi cinquanta chili in meno (1’20″827 la pole di Hamilton nell’edizione inaugurale di questo Gran Premio)”. Secondo Isola, “in base ai dati raccolti oggi, l’opzione della sosta singola è sempre più rafforzata. E’ vero che nella Sprint abbiamo visto diverse vetture arrivare al limite dell’usura della gomma ma ciò non ha causato un calo significativo della prestazione. Inoltre, le caratteristiche della pista – con la mancanza di una vera e propria staccata – rendono piuttosto complicati i sorpassi, soprattutto se dovessero formarsi dei treni di monoposto a distanza di DRS, come si è visto sia nella Sprint di F1 ma anche in quella di F2. La Medium dovrebbe essere la preferita per la partenza, con un pit-stop per il passaggio alla Hard in una finestra fra il giro 16 e il 24. Qualcuno che partirà nelle retrovie potrebbe invertire l’ordine di utilizzo delle due mescole più dure mentre chi dovesse rischiare la doppia sosta potrebbe pensare di sfruttare la miglior prestazione che offre la Soft nei primissimi giri e poi proseguire con due Hard o, eventualmente, una Hard e una Medium”.
E’ Oliver Bearman il vincitore della penultima Sprint Race della stagione di Formula 2. Il pilota inglese della Prema Racing, che partiva dalla pole position, ha avuto la meglio al termine di un duello sempre più ravvicinato giro dopo giro su Isack Hadjar, scivolato poi fuori dal podio dopo aver guidato a lungo la corsa. I due avevano effettuato scelte diverse in materia di pneumatici: l’inglese era partito con la Hard, il francese della Campos Racing con le Medium, pagando la scelta aggressiva con un calo di prestazioni nell’ultimo quarto di gara. Insieme all’inglese sono saliti sul podio l’americano Jak Crawford (DAMS Lucas Oil) e l’olandese Richard Verschoor (MP Motorsport), rispettivamente secondo e terzo classificato.
E’ invece Abbi Pulling la seconda campionessa della storia della F1 Academy. La pilota inglese si è aggiudicata il titolo 2024 con tre gare d’anticipo, grazie al secondo posto ottenuto questa sera. L’alfiere dell’Alpine – che corre su una monoposto gestita dalla Rodin – ha condotto una gara saggia, conservando dalla partenza alla bandiera a scacchi la posizione acquisita nelle qualifiche del pomeriggio, che gli avrebbe garantito l’aritmetica certezza del titolo. Anche le altre posizioni sul podio hanno ricalcato quelle della griglia di partenza. Il successo è andato infatti alla francese Doriane Pin (Mercedes-Prema Racing), che nel pomeriggio aveva ottenuto il miglior tempo delle qualifiche mentre sul terzo gradino è salita l’olandese Maya Weug (Scuderia Ferrari-Prema Racing). Pulling succede così a Marta Garcia, che aveva vinto la serie tutta al femminile, di cui Pirelli è fornitrice esclusiva dei pneumatici, lo scorso anno.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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