di Stefano Vaccara
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La conferenza stampa al Palazzo di Vetro di giovedì dell’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani è stata chiusa quando ancora c’erano molti giornalisti che intendevano porre una domanda. La portavoce di Volker Turk, Ravina Shamdasani, ha detto di inviarle via e-mail. Questa la domanda dell’Italpress con la risposta della portavoce dell’alto commissario per i diritti umani dell’ONU.
Domanda: Lei ha affermato “Il modo in cui una società tratta i suoi più vulnerabili è un indicatore chiave del progresso”. I migranti rientrano sicuramente nella categoria dei più vulnerabili. Come giudica nell’ultimo anno le politiche verso i migranti dei Paesi europei all’interno dell’Ue? E come pensa che i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump e Kamala Harris, stiano affrontando la questione? Dove teme di più che il rispetto dei diritti umani dei migranti possa essere in pericolo?
Ecco la risposta della portavoce dell’alto commissario per i diritti umani dell’ONU. “È vero che i migranti rientrano spesso nella categoria dei più vulnerabili – e purtroppo sono inclini a diventare capri espiatori da parte dei politici che cercano di distrarre le persone dai problemi reali che si trovano ad affrontare. Nel suo discorso al Consiglio per i diritti umani il mese scorso, l’Alto Commissario ha esortato gli elettori a chiedersi: ‘Quale piattaforma politica o candidato lavorerà per i diritti umani di tutti? Quale promuoverà le pari opportunità e si impegnerà a promuovere economie che offrano lavoro dignitoso per una retribuzione dignitosa? Quali partiti politici hanno i diritti umani e la solidarietà come parte della loro visione, invece di indebolirli E invito tutti gli elettori a vigilare. Diffidate dalle voci stridule, dagli “uomini forti” che ci gettano luccichii negli occhi, offrendo soluzioni illusorie che negano la realtà. Come ho detto prima, sappi che quando un gruppo viene scelto come capro espiatorio per i mali della società, un giorno il tuo potrebbe essere il prossimo”. “Per quanto riguarda le politiche per regolare la migrazione, l’esperienza dimostra che le politiche e le pratiche volte a limitare la migrazione spesso rendono i migranti e i rifugiati più vulnerabili alle violazioni e agli abusi dei diritti umani. Gli Stati devono garantire che le loro politiche – e qualsiasi partenariato internazionale che affronti i fattori strutturali che costringono le persone a spostarsi – siano fondate sui loro obblighi ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani”, conclude la portavoce.
– Foto xo9/Italpress –
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