“Se mi lasci non vale”, Barbareschi “Non sarà Shakespeare ma è tutto vero”

ROMA (ITALPRESS) – Lunedì 21, in prima serata, parte su Rai1 un nuovo “esperimento sociale”. Almeno così il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Marcello Ciannamea definisce “Se mi lasci non vale”, il nuovo programma condotto da Luca Barbareschi. Si tratta, spiega, di «una sorta di docureality in cui raccontiamo un percorso di sei coppie in crisi, storie di solitudine e incomprensioni nella quali tutti possono e devono rispecchiarsi». Le coppie in questione, più una “infiltrata” formata da due attori, sono state scelte chiuse in una villa alle porte di Roma dove hanno vissuto sotto l’occhio attento delle telecamere e di Barbareschi il cui compito è, appunto, quello di raccontarle e, ogni tanto, di entrare nelle loro dinamiche. Stando al promo mostrato nel corso della conferenza stampa, ne vedremo delle belle: litigano, e non poco, e del resto non potrebbe essere altrimenti visto che sono coppie in crisi. In attesa di sapere (alla fine delle cinque puntate previste) se, grazie anche all’aiuto di una psicoterapeuta e una soul coach, hanno deciso o no di rimanere insieme, chiariamo con le parole dei diretti interessati che non si tratta di un “Temptation Island” riveduto e corretto: “Non c’entra nulla con “Temptation Island”” assicura Ciannamea e il suo vice Giovanni Anversa aggiunge: “Quando abbiamo iniziato a lavorare a questo programma abbiamo pensato proprio che non doveva essere come “Temptation Island”. Questo è un test sulla salute di coppie rappresentative del nostro Paese ed è anche un programma “terapeutico” per la possibilità di confrontarsi con persone che sono in uno stato alterato rispetto alla vita quotidiana e questo permette loro tirare fuori tutto davanti a una psicologa e a una coach”.
Barbareschi, che di “Temptation Island” non ne vuole nemmeno sentir parlare, forte della sua esperienza con matrimoni, figli e nipoti spiega: “A 68 anni mi sorprendo ancora di quanto posso imparare dai rapporti. Le favole finiscono con “E vissero tutti felici e contenti” dopo il matrimonio ma, in realtà, quello è solo l’inizio di una sfida epocale perchè sposi una persona che non sai realmente chi sia, come diceva mio nonno alla moglie “ricordati che non siamo neanche parenti”!”. Perciò, “il lavoro di una coppia è infinito soprattutto oggi quando, rispetto al passato, c’è una maggiore consapevolezza soprattutto femminile. “Se mi lasci non vale” non sarà Shakespeare ma è tutto vero”.
Le coppie di “Se mi lasci non vale” sono tutte eterosessuali: “Abbiamo trovato queste dopo un lunghissimo casting e ci sono piaciute” assicura Lorenzo Torraca che con Verve Media Company produce il programma. Barbareschi però puntualizza: “Abbiamo scelto coppie classiche, forse un pò banali ma a me piace anche essere un pò banale in un periodo in cui se non lo fai strano non va bene. E, poi, oggi si sono definiti 98 gender: c’è quello mensile, settimanale, persino giornaliero, si entra in un mondo molto complesso”.

– Foto ufficio stampa Rai –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]