LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha affermato che la voce del Mediterraneo deve essere ascoltata forte e chiara su come vengono prese le decisioni sull’immigrazione irregolare. Lo ha detto nel corso delle dichiarazioni alla stampa al termine del vertice Med9 tenutosi a Paphos, Cipro.
Abela ha affermato che l’immigrazione irregolare è una delle sfide più urgenti per il Mediterraneo e ha sostenuto che non esiste soluzione senza la partecipazione di tutti i paesi di questa regione. “Ogni paese deve fare la sua parte nell’affrontare la crisi. Ogni paese della regione deve ricevere il supporto di cui ha bisogno per fare proprio questo. Affinchè i nostri partner in Nord Africa e Medio Oriente possano fare la loro parte, dobbiamo anche garantire che le risorse necessarie siano messe a loro disposizione”, ha aggiunto.
Parlando del conflitto in Medio Oriente, Abela ha ribadito il suo appello per un cessate il fuoco immediato. Ha aggiunto che Malta concorda sul sostegno dell’UE alla Giordania, poichè il paese sta offrendo rifugio a numerosi rifugiati, fuggiti dai loro paesi devastati dalla guerra. Anche il re di Giordania, Abdullah, e la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen hanno partecipato al vertice Med9. Nel suo discorso, il re ha descritto la Giordania come un importante partner strategico per portare stabilità alla regione.
Il primo ministro Abela, in merito al conflitto israelo-palestinese, ha fatto riferimento alla soluzione di due Stati per spianare la strada verso la pace.
“Siamo pronti a lavorare con i partner internazionali per garantire che la pace, la sicurezza e la giustizia prevalgano in Medio Oriente. Il nostro dovere collettivo deve andare oltre le parole: abbiamo bisogno di azioni”, ha aggiunto.
Abela ha anche condannato la guerra di aggressione russa in Ucraina e ha affermato che la sovranità di Kiev “non è negoziabile”.
– Foto Department of Information Malta –
(ITALPRESS).