Inaugurato in Sicilia il Trofeo Coni con Mattarella e La Russa

Catania - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura del Trofeo CONI 2024 per i ragazzi fino ai 14 anni i, oggi 4 ottobre 2024.(Foto di Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

CATANIA (ITALPRESS) – Inaugurazione congiunta, a Catania e Palermo, per il Trofeo Coni 2024. “Grazie ragazzi, siete meravigliosamente in grande numero. Questa serata di apertura vi introduce in giornate di entusiasmo che ricorderete per sempre. Esprimerete talento e amicizia: auguri per queste giornate e per il futuro” il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Il successo è tutto da attribuire all’entusiasmo di questi ragazzi” le parole del Presidente del Senato Ignazio La Russa. “Un’esperienza che questi ragazzi ricorderanno tutta la vita. Ho visto tutte le edizioni del Trofeo Coni, ho girato tutta l’Italia, ma è differente quello che sto vedendo stasera: la partecipazione popolare” ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò intervenendo in Piazza Università. Ritornato da Assisi, dove ha portato olio siciliano per la lampada votiva presente sulla tomba di San Francesco, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani ha dichiarato:”Lo sport è una palestra di vita, uno strumento prezioso per la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni. Attraverso la disciplina sportiva, i ragazzi e le ragazze imparano il rispetto delle regole, la forza di volontà, la solidarietà e lo spirito di squadra, valori essenziali non solo nelle competizioni, ma anche nella vita di tutti i giorni. Anche per questo motivo il mio governo ha voluto introdurre il cosiddetto voucher palestre, consentendo così a migliaia di giovani di avvicinarsi allo sport, distogliendoli, in molti casi, da potenziali distrazioni pericolose” ha spiegato Schifani.
“Oggi – ha aggiunto il presidente della Regione siciliana – celebriamo una vera e propria festa dello sport e dell’amicizia. Ecco perchè non abbiamo esitato un attimo quando il presidente Malagò ci ha chiesto di ospitare qui nell’Isola e sostenere finanziariamente la nona edizione del Trofeo Coni. Una manifestazione che non è soltanto una sfida tra giovani atleti, ma un’occasione per incontrarsi, confrontarsi e crescere insieme. E’ un momento che unisce territori, culture e persone, all’insegna di una competizione sana e leale».
“A tutti voi, giovani atleti – ha concluso – va il mio più sentito augurio: che possiate vivere questa esperienza con entusiasmo, divertimento e passione. Lo sport, in fondo, è prima di tutto una gioia condivisa, e spero che possiate portare con voi non solo medaglie e trofei, ma anche ricordi indimenticabili di questa nostra splendida terra e soprattutto nuove amicizie. Grazie ancora a tutti coloro che hanno reso possibile questa manifestazione, agli organizzatori e a tutte le autorità presenti. Che siano delle giornate all’insegna dello sport, del rispetto e dell’unità. Buona competizione a tutti! E che vincano i migliori!”. Il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno, salutando tutte le cariche presenti, ha aggiunto: “Questo è un importante momento di incontro, crescita e riflessione sui valori che lo sport deve incarnare: trasmettere impegno, disciplina, collaborazione e il senso dell’altro sono i valori che un evento come questo trasmette. Invito tutti a guardare oltre il valore delle medaglie e dei trofei e guardare il peso delle relazioni che si costruiscono. Manifestazioni come queste devono essere sempre supportate”.
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, intervenendo ad apertura del Trofeo Coni dal capoluogo etneo, ha utilizzato metafore sportive per ricordare l’importanza del senso di responsabilità: “Nessuno da solo può cambiare quel che non ci piace; ma tutti possiamo dare un contributo per rendere migliore quel che ci sta attorno. Per farlo – ha dichiarato Trantino – dobbiamo riflettere sulle nostre azioni; pretendere il rispetto dei diritti, solo dopo esserci accertati di avere adempiuto ai nostri doveri. E non cercare alibi per attribuire ad altri la colpa per la nostra imprecisione. Se sbagliamo un gol, un canestro non prendiamocela con ci ha passato la palla, ma concentriamoci sull’errore per fare meglio e poi capire, come dice Sinner, che a ogni partita o vinciamo o impariamo. E ricordatevi che i muscoli delle braccia e delle gambe potranno gridare per i morsi dei crampi; avvertirete i messaggi del cervello che vi invitano a cedere; ma potrete sempre contare sul vostro cuore che vi aiuterà a dare il massimo e capire qual è la cosa giusta da fare. Vincano i migliori ma, soprattutto, siate leali e divertitevi”.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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