POTENZA (ITALPRESS) – La prevenzione oncologica viaggia da Potenza a Salerno. E’ la tappa lucana di ‘Freccia Rosà una iniziativa di sensibilizzazione a bordo del treno delle 12.17 partito dalla stazione centrale del capoluogo lucano. Si tratta della quattordicesima edizione promossa dalla Fondazione Incontra Donna e dal Gruppo FS- Ferrovie dello Stato con il patrocinio del Ministero della Salute e della partecipazione dell’Associazione italiana di Oncologia Medica ma che vede anche la partecipazione di Farmindustria, e il patrocinio delle maggiori Società Scientifiche Italiane.
“Si fa medicina di prossimità – ha spiegato Carmen Paradiso referente del progetto – questa è la quinta tappa in Basilicata, la prima sulla tratta Salerno, nelle precedenti era sulla Potenza – Foggia. Quest’anno consulandoci con Ferrovie dello Stato abbiamo deciso di ampliare il target di riferimento, con una platea di viaggiatori maggiore, è rivolta principalmente a donne e giovane, è con loro che affrontiamo il tema della vaccinazione. Sui treni ci sono gli oncologi che effettuano consulti gratuiti e noi insieme ai volontari della Fondazione distribuiamo il vademecum della salute che contiene in collaborazione con Agenas e Farmaindustria informazioni utili, con un focus incentrato sull’oncologia. E’ importante intercettare ai fini della prevenzione gli stili di vita, ci auguriamo di incontrare sempre più giovani per parlare di corretti stili di vita e di prevenzione, incentivando i vaccini. Consegniamo infatti, un importante dischetto che contiene tutte le vaccinazioni obbligatorie. Insistiamo con L’Hpv in particolare, in Basilicata c’è questo vaccino gratuito dagli 11 ai 18 anni”.
A dare il proprio contributo, l’oncologo Donato Bilancia, coordinatore scientifico della Fondazione IncontraDonna per la Basilicata e direttore del dipartimento oncologia dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. ” La Basilicata è una regione dove da ben 20 anni si fanno screening a carattere regionale e gratuiti sulle principali patologie (tumore alla mammella, colon, cervice vaginale) grazie ai quali si sono ottenuti grandi risultati in termini di individuazione precoce. Siamo in linea con i dati nazionali in termini di prevenzione intorno al 60 per cento di adesioni”. Sul treno per consulti medici anche l’oncologa dell’Aor San Carlo di Potenza Angela Pizzuti. “La prevenzione non è un campo da delegare a una sola giornata, ma è molto importante uscire, specie per quanto riguarda il tumore della cervice uterina, dallo stigma, dalla vergogna e quindi veicolare la cultura del vaccino e insegnare alle donne ma anche agli uomini che è un problema che si può trattare, molto si è fatto anche per sensibilizzare i ragazzi, visto che è una malattia sessualmente trasmissibile e con i vaccini dedicati anche a loro.
– Foto: xc2/Italpress –
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