L’ambientalismo va liberato dall’ideologia

Faenza (Ra) - Alberi da frutta soffocati dal fango che ne hanno coperto il tronco a causa dell ' esondazione del fiume Lamone (Faenza (Ra) - 2024-05-15, Roberto Brancolini) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

di Raffaele Bonanni

ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi decenni stiamo osservando l’emergere di fenomeni che ostacolano lo sviluppo economico sostenibile a livello globale. La disinformazione ambientale è in aumento, la sindrome del Nimby (Not In My Back Yard) causa danni alle comunità, e l’ambientalismo ideologico si oppone apertamente alla scienza, all’innovazione tecnologica e all’economia responsabile. Questi fenomeni condividono l’idea che la natura e l’uomo siano entità separate e diverse, accompagnata da una visione catastrofista del futuro. Papa Francesco, nella sua enciclica “Laudato si’”, esprime preoccupazione per questa visione: “Non c’è un’ecologia senza un’adeguata antropologia”. Ad esempio, all’interno del movimento Fridays for Future, che ha mobilitato molti giovani su temi ambientali, è nato nel Regno Unito il gruppo “Birth Strike”, che sostiene che smettere di avere figli sia una delle misure più efficaci per ridurre le emissioni di CO2. Un’idea simile si è diffusa negli Stati Uniti con il gruppo “Green Inclination No Kids”. Inoltre, una circolare del Ministero dell’Istruzione di qualche anno fa promuoveva una forma di biocentrismo, affermando che l’uomo è solo uno dei tanti organismi viventi e che la natura è ciò che conta.
È chiaro che la tutela della biodiversità e dell’ambiente può essere realizzata solo attraverso una relazione positiva e stretta tra l’uomo e la natura. Le attività legate alla produzione di energia, ai trasporti, alle industrie, all’agricoltura e alla gestione dei rifiuti devono migliorare e innovarsi, seguendo un modello economico sostenibile e responsabile, come l’economia circolare, e puntando sulla neutralità tecnologica per la decarbonizzazione dei sistemi economici. L’idea che l’ambiente debba rimanere intoccato è un errore. Se l’ambiente non fosse coltivato e curato dall’uomo, la Terra diventerebbe invivibile. È quindi necessaria un’azione positiva da parte dell’uomo e una visione culturale che eviti l’approccio ideologico dei Fridays for Future e dell’ambientalismo catastrofista o negazionista. Inoltre, è importante sottolineare che la sostenibilità non significa solo proteggere l’ambiente, ma anche garantire che le risorse naturali siano utilizzate in modo efficiente e responsabile.
Questo implica investire in tecnologie verdi, promuovere l’educazione ambientale e incoraggiare pratiche di consumo sostenibile. Solo attraverso un approccio integrato che consideri sia le esigenze dell’uomo che quelle della natura, possiamo sperare di costruire un futuro più sostenibile e prospero per tutti.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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