Gorizia, Callari “Nè ideologia nè colore davanti a caduti italianità”

GORIZIA (ITALPRESS) – “Davanti ai nomi dei caduti per l’italianità di Gorizia non c’è ideologia e non c’è colore: e mi dispiace di non vedere qui persone che normalmente sono presenti in altre manifestazioni e che parlano di Europa e di integrazione; evidentemente non hanno lo stesso orgoglio che abbiamo noi”.
Sono parole pronunciate dall’assessore regionale al Patrimonio
Sebastiano Callari nel suo discorso al Parco della Rimembranza in
occasione della cerimonia per la seconda Redenzione di Gorizia.
“I nomi dei caduti – ha affermato Callari – non sono freddi e
polverosi, ma nomi di persone che hanno dato il sangue per la
Patria e che hanno contributo a fare questa Nazione”.
La cerimonia, cui sono intervenute autorità tra cui il
vicesindaco del capoluogo isontino Chiara Gatta, si è aperta con
l’ingresso nel Parco del Gonfalone di Gorizia decorato con la
medaglia d’oro al valor militare e con il solenne alzabandiera,
tra il picchetto militare e i labari delle associazioni
combattentistiche e d’arma e della Lega Nazionale, il cui
rappresentante ha rievocato la drammatica vicenda
dell’occupazione titina di Gorizia terminata il 16 settembre del
1947 con il ritorno della città all’Italia. Corone sono state
deposte ai piedi del monumento centrale e del lapidario.
“Si può dire che Gorizia sia la città in cui c’è più Italia che
altrove, perchè la popolazione lo volle con tutte le sue forze e
lottò per difendere la propria identità nazionale – così Callari
-. Sarebbe bello che questo seme – ha concluso l’assessore
regionale – germogliasse anche nei cuori di coloro che la verità
di questa storia ancora non riconoscono”.

– Foto: ufficio stampa Fvg –

(ITALPRESS).

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