Roma (ITALPRESS) – Al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste è stata presentata la seconda edizione del programma Rai Linea Blu Discovery, un viaggio alla scoperta del mondo della pesca italiana, che andrà in onda su Rai1 e Rai Italia di sabato, il 14, 21 e 28 settembre, alle ore 14 e sarà condotto da Giulia Capocchi e Fabio Gallo. Il programma nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste per raccontare al grande pubblico il mondo della pesca industriale italiana.
E’ intervenuto il Ministro Francesco Lollobrigida insieme ad Angelo Mellone, Direttore Intrattenimento Day Time Rai, Francesca Biondo, Direttrice Federpesca, Fabio Gallo, Conduttore Linea Blu Discovery e il Capitano di Vascello (CP) Paolo Marzio – Capo Reparto Pesca Marittima.
“E’ una trasmissione che fa respirare il mare e che può andare incontro all’esigenza di far percepire una minoranza produttiva che è straordinariamente importante, perchè il pesce di qualità sulla nostra tavola non arriva da solo”, questa la riflessione del Ministro che ha puntato sulla necessità di difendere tale settore e ha anche colto l’occasione per lanciare una frecciatina al Direttore Mellone “Trasmissioni di qualità, come queste, vengono promosse grazie ai fondi di FEAMPA, speriamo che anche trasmissioni gratuite comincino a parlare bene della produzione italiana. Diciamo che la televisione di Stato deve informare. Ci si aspetterebbe una comunicazione ad ampio spettro”. Ha poi aggiunto “Uno dei fatti, che credo epocali, è la modifica della legge che mette nelle stesse condizioni agricoltori e pescatori di avere gli stessi diritti. La pesca non è un problema per l’ambiente ma una risorsa, se fatta nelle modalità della legge. E’ evidente che vanno normati alcuni atteggiamenti e che va difeso il modello di pesca non solo nel consesso nazionale ma anche nei contesti internazionali. Abbiamo attuato politiche di promozione, attraverso la Rai ma anche attraverso manifestazioni, mettendo insieme la filiera per rendere competitivi sui mercati internazionali tutti i nostri prodotti”.
Infine ha ricordato l’appuntamento con il prossimo G7 a Ortigia tra il 21 e il 29 settembre “Il primo nella storia che mette sullo stesso piano pesca e agricoltura. Oggi si parla di sovranità alimentare, di produzione del cibo, di garanzia delle filiere di approvvigionamento che sono quelle che un giorno rischieremo di rimpiangere se non le difendiamo”.
Dopo l’edizione dello scorso anno, il nuovo viaggio diviso in tre puntate, porterà gli spettatori alla scoperta di alcune tra le più note marinerie del nostro Paese: Sciacca (AG), Portoscuso (SU), Procida (NA), Livorno, Bagnara Calabra (RC) e San Benedetto del Tronto (AP). In ognuna di queste comunità i conduttori, guidati dagli uomini e dalle donne di Federpesca, incontreranno i pescatori, li seguiranno nel loro lavoro per mostrare al pubblico la grande ricchezza dei nostri mari e le diverse tecniche di pesca. Si parlerà di tradizioni, progetti per la salvaguardia dell’ambiente. Verranno proposti piatti tipici delle varie cucine, percorrendo tutta ciò che rende una eccellenza la filiera italiana. “Abbiamo voluto sottolineare fortemente l’armonia, che spesso non veniva esaltata nella maniera più corretta, tra la pesca e acqua cultura che sono un tutt’uno, si spalleggiano, fanno squadra e affrontano le difficoltà di tutti i giorni” ha rivelato Gallo.
“E’ un progetto realizzato con il Piano Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura 2024, quindi anche con il supporto del Ministero” ha spiegato la direttrice di Federpesca “Continuiamo questa esperienza, dopo il discreto successo dello scorso anno. La trasmissione è stata vista da più di un milione e mezzo di telespettatori. Un numero importante per il nostro settore che non riesce ad arrivare al grande pubblico e di cui non si parla bene sui giornali e sui media. Abbiamo voluto raccontare un settore che non è solo in crisi, ma che non vuole permettere a chi lo racconta in una maniera criminalizzante di essere escluso dall’economia di questo paese. Quindi attraverso questa trasmissione vogliamo raccontare agli italiani un settore che si sta rimettendo in cammino anche grazie alle politiche di questo governo, per garantirgli un futuro dignitoso e di profitti”.
Mellone ha concentrato l’attenzione invece sullo stile del programma: “Linea Blu Discovery è uno di quei casi fecondi e positivi dove un prodotto che nasce brandizzato, assume e proietta valori tipici di servizio pubblico, perchè tratta il settore della pesca che spesso viene raccontato poco e tante volte male, poichè si conosce poco. Il mare è una materia prima che deve essere lavorata, che circonda una nazione che è immersa nel Mediterraneo, ed è un settore, che pur essendo in crisi, ha una fortissima dignità narrativa”. Linea Blu Discovery “E’ un salto in avanti rispetto al capostipite Linea Blu per contenuti e per il passaggio da una dimensione divulgativa a una narrativa”. Infine il Capitano Marzio ha portato la testimonianza del corpo a cui appartiene “In un viaggio nel mondo della pesca non poteva che essere presente il personale della Capitaneria di Porto, perchè con i pescatori condividiamo tradizioni, passioni e l’amore per il mare che ci fa fare il nostro lavoro nel modo più semplice”.
– Foto: xl5/Italpress –
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