Accolta istanza, ex presidente della Liguria Giovanni Toti torna in libertà

GENOVA (ITALPRESS) – Giovanni Toti è ufficialmente un uomo libero. Dopo 86 giorni di arresti domiciliari, quasi una settimana dopo le dimissioni da presidente della Regione, la gip Paola Faggioni ha accolto l’istanza di revoca presentata dall’avvocato Stefano Savi. Alle 12.30 la guardia di finanza gli ha notificato l’ordinanza nella sua villetta di Ameglia dove è rimasto chiuso dal 7 maggio, potendo incontrare i suoi alleati politici solo per poche ore e su autorizzazione della giudice. Ma oggi, non appena il ritorno in libertà è stato ufficiale, i suoi fedelissimi e collaboratori hanno iniziato a fargli visita.
“Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca: di lavoro, di opportunità, di speranze”, le prime parole di Toti affidate a un post su Facebook. Poi qualche dichiarazione concessa ai giornalisti che lo aspettavano davanti al cancello: “Ovviamente siamo contenti della decisione presa stamani, secondo me riequilibra alcune decisioni del passato che erano francamente poco comprensibili dal nostro punto di vista. Mi auguro che alla politica sia molto chiaro che quello che a Genova fa parte degli atti di accusa è in realtà qualcosa che è poco comprensibile a me. Ci sono atti legittimi, ci sono finanziamenti legittimi, eppure messi insieme secondo la procura connotano un comportamento criminoso. Questo è qualcosa che mette in discussione l’autonomia della politica”.
Tra i primi a raggiungerlo a casa c’era Giacomo Giampedrone, assessore regionale alle Infrastrutture, residente a pochi isolati e amico da tempo dell’ex governatore: “È un sacrificio grande ma oggi siamo contenti. Credo che oggi il presidente sia felice dopo ottanta giorni che sono stati duri per tutti noi. Quindi un grande dispiacere per aver lasciato un lavoro che stavamo facendo credo in maniera egregia, ma anche tanto orgoglio per rivendicare tutto quello che abbiamo fatto”. Per Giovanni Toti inizierà tra pochi mesi la battaglia in tribunale. A breve arriverà la decisione della gip sulla richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura per lui, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini. “Non ci siamo opposti né ci opporremo in alcun modo a un processo rapido e veloce perché siamo convinti di poter spiegare tutto quello che c’è”, ha detto Toti. Nell’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari la giudice Faggioni ricorda i “gravi indizi di colpevolezza” a suo carico, sebbene le esigenze cautelari siano “sensibilmente affievolite”.
Nel frattempo, dopo le dimissioni di Toti, si prospetta una nuova campagna elettorale in cui l’ex governatore vorrà giocare comunque da protagonista, anche se non sarà candidato. “Mi sono dimesso, richiamando tutti voi al voto, perché ora tocca ai cittadini decidere invece la sorte della nostra terra: andare avanti con la Liguria protagonista che abbiamo costruito, o consegnarla alla cappa grigia dell’ipocrisia, della cultura del sospetto, dell’immobilismo, della doppia morale capace di oscurare già in questi giorni anche il fulgido sole di agosto”, scrive su Facebook. Cruciali saranno in questi giorni gli incontri con gli esponenti della sua lista civica – che potrebbe continuare ad esistere in qualche forma – e coi vertici locali del centrodestra per sciogliere il nodo del candidato e definire l’assetto per presentarsi alle regionali.

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foto: xa8/Italpress

(ITALPRESS).

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