Inquilino che non paga l’affitto: tutte le informazioni utili per eseguire la procedura di sfratto per morosità in caso di inquilino che non paga l’affitto ormai da mesi.
L’inquilino che non corrisponde l’affitto mensile con regolarità al proprietario dell’immobile, può essere perseguito per vie legali per morosità: per procedere allo sfratto l’inquilino deve aver saltato almeno il pagamento di due mensilità.
La morosità non riguarda solo il canone mensile da corrispondere con l’affitto ma riguarda anche gli oneri accessori, come le spese condominiali e per il mantenimento di eventuali spazi comuni. Lo sfratto per morosità è una procedura piuttosto complessa e talvolta lenta ma necessaria per poter legittimare il possesso dell’immobile.
Il procedimento di sfratto viene emesso dal giudice, che ordina all’inquilino di riconsegnare l’appartamento al proprietario. E’ bene però precisare che per poter rendere esecutiva tale procedura è necessario che il proprietario dell’immobile abbia regolarmente registrato il contratto di locazione. Vediamo nel dettaglio come procedere allo sfratto dell’inquilino moroso.
Per maggiori informazioni potete rivolgervi alla sede territoriale dell’UPPI. L’Unione dei Piccoli Proprietari Immobiliari dislocato in tutto il territorio italiano: fornisce assistenza tecnica, legale e fiscale.
Inquilino che non paga l’affitto, l’azione legale
Il primo passo da compiere è quello di richiamare verbalmente l’inquilino, se tuttavia il risultato dovesse rivelarsi insufficiente, dovrete rivolgervi a un avvocato. Il legale a questo punto provvederà a inviare all’inquilino una comunicazione scritta, tramite raccomandata, con la quale lo solleciterà ai pagamenti non corrisposti. Farà inoltre presente che si procederà allo sfratto per morosità in caso di mancata solvenza.
Qualora il primo avvertimento non dovesse andare a buon fine, sarà possibile procedere con la notifica dell’intimidazione di sfratto per morosità; l’inquilino sarà pertanto invitato a presenziare all’udienza, precedentemente fissata, dal vostro avvocato.
Inquilino che non paga, procedura di sfratto
In questa circostanza l’inquilino potrà seguire varie strade
- 1) Non presentarsi all’udienza: questo significherebbe immediata convalida dello sfratto.
- 2) Presentarsi, appellandosi al termine di grazia: significherebbe avere proroga per continuare ad occupare l’immobile, ma in questo caso dovrà mettersi in regola e quindi assolvere a tutti i pagamenti non pagati e le relative spese legali sostenute dal proprietario per l’azione di sfratto. Il termine massimo che la legge prevede per questa azione, non deve superare i novanta giorni.
- 3) Presentarsi davanti al Giudice e opporsi il che significherebbe trasformare il procedimento in una causa ordinaria.
Inquilino che non paga, convalida sfratto
Una volta ottenuta la convalida dello sfratto, sarà compito dell’Ufficiale Giudiziario intervenire notificando all’inquilino moroso la comunicazione di sloggio: l’esecuzione in genere comporta diversi mesi.
Se la tempistica dovesse risultare troppo lunga, si procederà con l’esecuzione forzata, che fissa in trenta giorni, il termine ultimo, affinché il moroso temerario sloggi dalla vostra casa.
Se nonostante tutti questi procedimenti, la situazione dovesse rimanere invariata, si farà ricorso all’intervento della forza pubblica. In questo modo sarà possibile riprendere possesso del vostro immobile.
Verrà anche redatto il “verbale di rilascio immobile” volto a dare legittimità all’intera procedura.
Raccomandazione utile: una volta eseguito l’intervento forzato, vi consiglio di provvedere a sostituire serrature ai portoni e alle porte.
Potete anche contattare un fabbro per questa operazione: tutte le spese saranno a carico del vecchio inquilino.
In ogni caso, se decidete di procedere contro il vostro inquilino moroso, non dovete avere fretta. Sappiate che una causa per sfratto può durare anche qualche anno: avete abbastanza pazienza? In teoria dovrebbero bastare pochi mesi per ottenere uno sfratto esecutivo ma la realtà dei fatti vede tempistiche molto più lunghe.