Schlein “La salute mentale non sia un tabù, servono risorse”

Elly Schlein during the press conference of the Democratic Party on the proposals against gender-based violence, 8 June 2023, Democratic Party Headquarters, Rome, Italy. (Rome - 2023-06-08, Domenico Cippitelli / LiveMedia) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Le persone non possono essere lasciate sole ad affrontare queste patologie, la salute mentale è un diritto, bisogna mettere più risorse, avere più personale e gestire sin dalle scuole sportelli e presidi a cui chi è in difficoltà si possa rivolgere. Sono giuste rivendicazioni quelle che stanno portando avanti oggi gli studenti. La pandemia ha lasciato una coda lunga di conseguenze che pesano ancora molto sulla salute mentale, non ci può essere un tabù su questi temi, è la sofferenza che entra nelle case di milioni di italiani”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla conferenza stampa su psicologo a Scuola e Università, sotto il Ministero della Salute.
Nell’appoggiare la proposta di legge di UDU e Rete degli studenti medi, che prevede servizi di supporto psicologico gratuiti all’interno di scuole e università, la segretaria dem ricorda che “oggi è la giornata internazionale dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, delle vere e proprie patologie su cui non esistono abbastanza strutture, solo 4 regioni ne hanno più di 5 e non bastano le risorse che sono state prima tagliate da questo governo e che poi – evidenzia- , grazie alla battaglia delle studentesse e degli studenti che abbiamo affiancato anche noi, sono stati rimessi 10 milioni. Non bastano. Si conta che più di 4 milioni di persone soffrono di disturbi del comportamento alimentare e che molte altre soffrono e non hanno il coraggio di dirlo e di rivolgersi a dei professionisti. E’ una vera e propria emergenza. I tagli che Giorgia Meloni sta portando avanti sulla sanità pubblica hanno queste nefaste conseguenze: che chi ha il portafogli gonfio trova una modalità per rivolgersi al privato e per curarsi comunque, chi ha il portafogli più sottile sta rinunciando a curarsi. Questo noi non lo possiamo accettare perchè non è quello che c’è scritto sulla nostra costituzione”, conclude.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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