MILANO (ITALPRESS) – Nello shop on line della Casa Editrice TraccePerlaMeta (e nei prossimi giorni in libreria e negli store online) è disponibile il saggio di Biagio Maimone intitolato “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, che propone la necessità di un nuovo modello comunicativo che ponga al centro la relazione umana ed, ancor più, l’emancipazione morale ed umana della società odierna.
Sulla scorta della constatazione “delle innumerevoli comunicazioni distorte veicolate dai media e da tutti i mezzi di comunicazione, compresi i social, foriere di sottocultura che non può essere consentita in quanto impoverisce la società civile deteriorando le relazioni umane”, Biagio Maimone ritiene che “non sia più rimandabile la necessità di far vivere un linguaggio scevro da menzogne, da offese e dal turpiloquio”.
“La Comunicazione diventa futuro” è lo slogan che identifica l’impegno di Biagio Maimone. Egli ritiene, infatti, che il futuro per essere finalizzato al progresso umano debba far propria una nuova modalità di comunicare che veicoli la pedagogia della vita, della pace, della fratellanza umana, della parola vitale che educa le coscienze dei singoli affinchè essi si dirigano sulla strada della vera emancipazione umana, oltre l’impoverimento morale ed anche materiale.
Pertanto pone in risalto “l’importanza della cultura umana da riversare nel contesto della comunicazione ampiamente intesa affinchè si pongano le fondamenta di un nuova e migliorativa modalità di trasmettere informazioni affinchè esse arricchiscano sempre più l’universo interiore di coloro che le recepiscono alimentandolo con verità e valori morali e spirituali, senza i quali l’essere umano viene deprivato di quei contenuti che ne fanno un soggetto pensante capace di costruire un mondo accogliente in cui viva la legalità e la fratellanza umana e quella bellezza che sgorga dall’animo di chi si è nutrito di cultura umana, unica cultura che consente il miglioramento delle relazioni umane e lo sviluppo socio-umanitario”.
Per Biagio Maimone “occorre superare gli stereotipi che sorreggono la comunicazione, sia quella giornalistica, sia quella di ogni altro media, nonchè quella istituzionale, necessariamente legata ai vari ambiti della vita umana e sociale, al fine di creare un nuovo modello comunicativo che prenda le mosse dai suoni, dai colori e dalle voci legati al sentimento, scaturenti dall’interiorità e dalla spiritualità umana”.
“Il linguaggio dovrà divenire, pertanto, vettore di valori e non di offese ed insulti, come sovente si verifica – sottolinea -. Partendo dal linguaggio, ripulito dal desiderio di ferire e ridimensionare l’altro, si potrà anche ricreare la relazione umana, rendendola scevra da conflitti lesivi della dignità dell’interlocutore per orientarla all’ascolto autentico, che è creativo di benefici reciproci”.
– Foto TraccePerlaMeta –
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