MILANO (ITALPRESS) – Cucinare, servire e accogliere: in tre parole imparare una professione per assicurarsi un futuro al rientro in società. Venerdì 2 febbraio, a Palazzo Isimbardi, la Città metropolitana di Milano ha organizzato il secondo appuntamento della rassegna “Girasoli”, per alzare il velo sul mondo carcerario e offrire uno sguardo differente sui detenuti e sulle detenute. Il secondo appuntamento ha acceso i riflettori sui progetti che vedono protagonista il mondo dell’accoglienza: dalla cucina alla sala, con lo scopo di imparare un mestiere spendibile al rientro in società. Ad aprire la mattinata Diana De Marchi, Consigliera delegata alle Politiche Sociali della Città metropolitana di Milano, che ha portato il saluto istituzionale, lasciando poi spazio agli interventi di Giovanna Di Rosa, Presidente Tribunale di Sorveglianza, Beatrice Uguccioni, Consigliera del Comune di Milano; poi spazio al racconto diretto di Giorgio Leggieri, Direttore Casa di Reclusione Bollate, e al contributo di Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, Stefano Conti, Direttore Risorse Umane e Organizzazione Trenitalia, Davide Oldani, Chef ristorante D’O e docente Istituto Olmo Cornaredo, e don Pierluigi Plata, sacerdote appassionato di cucina, con esperienze dirette portate all’attenzione del pubblico. Quindi Silvia Polleri, Presidente e responsabile Coop. Soc. Onlus Abc la sapienza in tavola e direttrice del Ristorante InGalera del carcere di Bollate, ha testimoniato la valenza sociale del progetto ormai collaudato. Interessanti anche i contributi di Annaletizia La Fortuna, insegnante di una classe alberghiero dei detenuti della Casa di Reclusione di Bollate, Mirco Mastrorosa, Founder Tuorlo Media, Tommaso Zoboli, Ristorante Patrizia di Modena, tutti egregiamente moderati da Fulvio Marcello Zendrini, docente universitario e giornalista. Importante la collaborazione dell”Istituto Alberghiero Frisi, che con i suoi studenti e le sue studentesse ha collaborato alla registrazione, all’accoglienza e alla gestione della sala. L’evento, promosso dalla Città metropolitana di Milano, è stato reso possibile dal supporto di Bio Cantina Orsogna, Coldiretti Lombardia, Davide Longoni Pane Terra, Ersaf e Cinzia Macchi – La Milanesa. Una serie di quattro appuntamenti dedicati al mondo carcerario che regalano uno sguardo differente sui detenuti e sulle detenute di quattro carceri dell’area metropolitana milanese. Quattro modalità espressive (pittura, cucina, teatro e musica), quattro stagioni (autunno, inverno, primavera ed estate), quattro modi diversi di dare speranza ai “Girasoli” (i detenuti intesi come persone cui offrire una chance di recupero sociale attraverso l’arte), nella cornice di Palazzo Isimbardi, in un percorso di conoscenza ed inclusione rivolto alla cittadinanza. Quattro convegni con le case circondariali “Francesco di Cataldo”, con quelle di Opera e di Bollate, e con l’Istituto Penale Minorile Beccaria, portando sotto i riflettori proprio le realtà che, all’interno dei diversi Istituti, sono strumento di formazione e recupero sociale ed esempi eccellenti di azioni positive nei confronti di detenute e detenuti, unendo metaforicamente la vita dentro e fuori dal carcere, attraverso la potente forza dell’espressione artistica combinata alle diverse fragilità e sensibilità. I “Girasoli di Primavera”, con la casa circondariale “Francesco di Cataldo”, sono previsti il 7 maggio 2024: grazie alla Direttrice artistica Cetec Donatella Massimilla, si realizzerà una performance a margine del convegno, per sottolineare il valore del teatro come forma di rinascita e
ricostruzione di sè. Sarà messo in scena “Ci sono fiori bellissimi avvinghiati ad una sbarra…”, tratto da dialoghi della poetessa Alda Merini. I “Girasoli d’Estate”, con il Carcere Minorile Beccaria, chiuderanno la rassegna l’11 giugno 2024:
grazie alla Presidente e responsabile dei Progetti 232 APS Ludovica Pirillo e al Vicepresidente Fabrizio Bruno, si realizzerà una performance musicale a margine del convegno con i ragazzi e le ragazze del Beccaria, dimostrando concretamente quanto importante sia, soprattutto per i giovanissimi, applicarsi alla cultura della musica. “E’ con orgoglio che la Città metropolitana di Milano promuove questa rassegna – afferma la consigliera Diana De Marchi -. Ad ogni appuntamento riusciamo a toccare temi importanti, che portano tutti noi a serie riflessioni sul piano amministrativo, ma che sfiorano anche le corde emotive e dell’empatia. Per un attimo, nell’ascoltare testimonianze ed esperienze dirette, tutti proviamo ad indossare i panni di detenute e detenute che cercano di costruirsi un futuro fuori dall’istituto di pena, ne comprendiamo le preoccupazioni e le aspettative. Un percorso di sensibilizzazione sul tema del reinserimento sociale, portato avanti attraverso diverse forme di cultura, che vuole abbattere i pregiudizi, ma anche inaugurare un nuovo approccio alla detenzione, basato non solo sulla pena, ma soprattutto sul ‘dopò e, quindi, sul ritorno in società. Un grazie a tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile i ‘Girasoli d’invernò e tutta la rassegna che animerà fino all’estate 2004 la Città metropolitana di Milano”.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Città Metropolitana di Milano