ROMA (ITALPRESS) – Lungo l’opera di trasformazione di Roma, è stato messo nero su bianco ciò che riguarda gli interventi del Pnrr attraverso l’Atlante del Pnrr di Roma Capitale. Questo volume riepilogativo, curato dalla Commissione Speciale Pnrr, è stato presentato in Campidoglio dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme a Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea Capitolina, Giovanni Caudo, Presidente della Commissione Speciale Pnrr di Roma Capitale e Paolo Aielli, Direttore generale di Roma Capitale. “È un importante strumento di divulgazione e di partecipazione informata a uno dei processi politico amministrativi più importanti della storia di Roma” ha spiegato il Sindaco “Consente di conoscere meglio i singoli CUP di riferimento per ciascuno degli investimenti con il Pnrr e in generale la trasformazione della città”. Ha poi aggiunto “Abbiamo scelto di assumere il metodo del Pnrr come architrave di tutto il piano di investimenti di Roma. Ci siamo sforzati di pnrrizzare anche gli altri investimenti con un forte tasso di trasformazione e non solo di recupero e manutenzione, lungo gli assi della sostenibilità, dell’innovazione, della cultura e della coesione sociale”.
“Aiuta a capire meglio le opere sia nella dimensione amministrativa che nella collocazione territoriale. Vogliamo considerare il PNRR un metodo per una trasformazione di Roma più ampia. Stiamo passando da una fase di progettazione e aggiudicazione a quella di esecuzione – ha continuato Gualtieri – Il lavoro è stato enorme e piuttosto rapido. Abbiamo emesso gli ODA, tutti tranne uno, prima del settembre dell’anno scorso e ci risulta di rientrare nei parametri che il governo ha identificato. Governo che ha scelto di lasciare 900 milioni per i PUI. È un segnale della rapidità con cui si è lavorato anche per progetti complessi come i PUI”. E su questi ha dichiarato “È partito a Tor Bella Monaca, ne apriremo uno a Corviale, dove sono stato ieri. È chiaro che così si risparmia tempo”.
Come riportato nel testo, scaricabile in versione PDF sul sito di Roma Capitale: “La fase di programmazione e di definizione delle progettualità ha seguito una logica di pianificazione integrata e strategica articolata lungo 3 linee direttrici, coordinate dalla Direzione Generale e dal Dipartimento Pianificazione Strategica e PNRR: Attività di scouting e monitoraggio degli Avvisi PNRR pubblicati dalle Amministrazioni Centrali titolari delle misure e delle altre opportunità di finanziamento straordinarie; Continue interlocuzioni con i vari Dipartimenti ed i Municipi di Roma Capitale; Attività finalizzate a garantire la coerenza strategica con il Documento Unico Programmazione (DUP) e con il Piano Strategico Metropolitano”. Sempre all’interno del libro si specifica che “Questo approccio strategico ha consentito a Roma Capitale di partecipare al 95% degli Avvisi pubblicati, con un tasso di successo delle proposte progettuali estremamente elevato, pari al 90%, e di disporre ad oggi di 1,15 miliardi di euro sul PNRR per un totale di 279 progetti finanziati, divisi nelle seguenti macro aree tematiche che includono diverse Missioni e Componenti”.
Nello specifico 152 Interventi (249.557.719 di euro) appartengono alla MISSIONE 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo; 25 Interventi (547.493.162 di euro) MISSIONE 2: Rivoluzione verde e Transizione ecologica; 21 Interventi (47.730.890 di euro) MISSIONE 4: Istruzione e Ricerca; 88 Interventi (290.565.610 di euro) MISSIONE 5: Inclusione e Coesione. E comprende, per l’appunto, tre Piani Urbanistici Integrati: il Polo della Solidarietà Corviale, il Polo della Sostenibilità Tor Bella Monaca e Santa Maria della Pietà.
Aielli ha definito il Pnrr “la prima palestra attraverso la quale siamo riusciti a fare un lavoro di programmazione, ribaltando lo schema tradizionale, partendo dall’idea di trasformazione della città e individuando un insieme di fonti che potevano concorrere, introducendo un elemento di novità nell’amministrazione. Sui progetti PNRR c’è una parte non trascurabile di finanziamenti privati. Le misure PNRR sono state attivate per un miliardo e 150 milioni e l’effettivo impatto in termini di investimento è più che doppio”.
Il Direttore Generale ha parlato di un elemento di diversità dal punto di vista della macro organizzazione “È stato individuato un dipartimento, cosa unica in quel momento in Italia, che si prendesse carico del coordinamento e del monitoraggio di tutte le attività relative al PNRR, che ha aiutato e sta aiutando l’amministrazione ad avere consapevolezza dello svolgimento dei programmi e di combinarli attivando fonti diverse”.
– Foto: Xl5/Italpress –
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