FIRENZE (ITALPRESS) – Sostegno agli investimenti in Ricerca e Sviluppo delle imprese toscane, grazie ad una dotazione complessiva di 125 milioni di euro del Programma regionale Fesr 2021-27. Apriranno domani, mercoledì 24 gennaio (fino al 22 marzo), due bandi che hanno l’obiettivo di rafforzare gli investimenti del sistema imprenditoriale toscano attraverso l’introduzione di tecnologie avanzate per favorire la transizione ecologica e la cooperazione tra piccole, medie e grandi imprese e organismi di ricerca anche in forma aggregata. “La programmazione regionale Fesr del settennato 2021-27 – ha detto il presidente Eugenio Giani – punta a sviluppare una sinergia forte tra pubblico e privato. Una collaborazione sempre più stretta che deve mettere al centro l’innovazione per creare lavoro e sviluppo all’insegna della sostenibilità. La nuova programmazione mette a disposizione 517 milioni di euro, quasi 100 in più rispetto alla precedente, con una leva moltiplicatrice che può stimolare investimenti privati per oltre 2,7 miliardi. Le risorse di questi due bandi permetteranno di sviluppare investimenti per circa 400 milioni. Un’iniezione importante in un momento di incertezza, per consentire a tante realtà di essere competitive, favorire innovazione e creatività”.
“La misura – ha aggiunto l’assessore allo sviluppo economico Leonardo Marras – prevede una cospicua dose di risorse per progetti di ricerca e sviluppo pronti per il mercato e vuole stimolare il sistema produttivo toscano a compiere un grande sforzo in termini di innovazione. Ci sono già stati incontri pubblici, organizzati insieme alle associazioni di categoria che ringrazio, per illustrare nei dettagli i due bandi e per mettere in condizione tutti i soggetti interessati di organizzarsi e costruire i partenariati per accedervi. Auspico una graduatoria corposa e proposte valide per fare in modo che a beneficiarne non siano solo le singole imprese ma tutto il sistema e le varie filiere coinvolte”. Un bando è rivolto alle grandi imprese in cooperazione con almeno tre MPMI. L’altro è dedicato alle MPMI e alle Midcap singole o in cooperazione tra loro (minimo tre MPMI). In entrambi i casi in partenariato o meno con organismi di ricerca. Per Midcap si intendono le piccole imprese a media capitalizzazione, cioè le entità che contano un massimo di 499 dipendenti che non sono PMI. La partecipazione è aperta anche i professionisti, equiparati alle imprese.
Nei due bandi l’aiuto può essere nella forma della sovvenzione in conto capitale per coprire una percentuale delle spese sostenute dalle imprese, o in conto capitale per l’abbattimento degli interessi. Nel primo bando 30 milioni servono per la sovvenzione diretta e 7,5 milioni per la sovvenzione interessi. Nel secondo le quote sono rispettivamente di 70 e 17,5 milioni. Nel caso del bando diretto alle GI, i progetti presentati devono avere una durata di 21 mesi, più eventuale proroga di 3 mesi, e prevedere un investimento minimo di 1,5 milioni e massimo di 3 milioni di euro. Nel secondo la durata scende a 15 mesi, più eventuale proroga di 3 mesi, e l’investimento va da un minimo di 250 mila euro ad un massimo di 1,5 milioni di euro. In entrambi i casi le spese possono riguardare, ad esempio, il personale, i costi delle attrezzature, i costi delle competenze tecniche e dei brevetti.
La sovvenzione diretta ha un’intensità di aiuto che va dal 25% al 45% delle spese sostenute dall’impresa (in relazione alla dimensione di impresa); la sovvenzione interessi (riservata alle MPMI) ha un massimale del 10%. I due bandi si inseriscono nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione per l’autonomia dei giovani. Il gestore è Sviluppo Toscana, sul cui portale dovranno essere presentate le domande dal 24 gennaio al 22 marzo 2024.
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