CAGLIARI (ITALPRESS) – Il mondo del calcio è in lutto: intorno alle 19.30 di oggi è morto a 79 anni Gigi Riva, dopo due giorni di ricovero nel reparto di Cardiologia dell’ospedale San Michele di Cagliari. La leggenda del Cagliari e della Nazionale aveva accusato un malore durante il weekend, mentre si trovava nella sua casa nel capoluogo sardo. Nel pomeriggio di oggi la direzione dell’Arnas Brotzu aveva diramato una nota, dove oltre a confermare il ricovero nel proprio ospedale segnalava come fosse sereno e con delle condizioni generali stabili. Riva, in questi due giorni, è rimasto sotto la sorveglianza del personale sanitario dell’ospedale, con la presenza di diversi componenti della sua famiglia con i quali aveva parlato tranquillamente prima del peggioramento delle sue condizioni. Nei prossimi giorni era prevista la possibilità che si potesse sottoporre a un intervento chirurgico al cuore. Dal momento della diffusione della notizia del suo ricovero, al fianco del campione di Leggiuno (che lo scorso 7 novembre aveva compiuto 79 anni) c’erano stati un’infinità di messaggi di vicinanza da parte di persone comuni e non solo. “Siamo con te, forza Gigi”, il post che gli aveva dedicato sui suoi profili ufficiali il Cagliari Calcio (del quale Riva, oltre che essere stato un’icona e trascinatore nello storico scudetto del 69-70, era presidente onorario dal 18 dicembre 2019). Come i rossoblù, si erano poi espressi anche altri club come l’Olbia e il Pescara. Durante la sua gloriosa carriera, Riva ha realizzato 208 gol con la maglia del Cagliari, dove ha giocato dal 1963 al 1976. In aggiunta, con la maglia della Nazionale ha vinto gli Europei del 1968 (segnando nella ripetizione della finale contro la Jugoslavia), raggiunto la finale dei Mondiali del 1970 in Messico ed è ancora oggi il miglior marcatore con 35 gol in 42 presenze. In azzurro è stato anche team manager fino al 2013, vincendo i Mondiali del 2006.
“In questo momento sento un dolore profondo. Non riesco a trattenere le lacrime, faccio fatica a esprimere pensieri e parole. Gigi Riva è stato un esempio, un modo di essere, un punto di riferimento. Un uomo vero, unico e inimitabile. Alla famiglia va l’abbraccio infinito di Cagliari e della nostra Isola. Addio Rombo di tuono e grazie di cuore per tutto. Sarà indetto il lutto cittadino per stringerci tutti intorno alla nostra leggenda, ai figli Nicola e Mauro, alle nipoti e a tutta la sua famiglia. Rimarrai immortale” ha detto Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari.
“Era il più grande di tutti”. Inizia così il ricordo del Cagliari Calcio. “Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti. Si chiamava Gigi Riva, anche conosciuto come Rombo di Tuono. Calciatore formidabile, sportivo integerrimo, portatore di valori e principi cristallini. Leggenda vera, mito senza tempo. Icona della Sardegna, la sua terra adottiva, cui era legato da amore viscerale. Ci ha lasciato oggi all’età di 79 anni. Un giorno triste per noi e per tutto il calcio mondiale. Ognuno di noi ha un ricordo, un aneddoto, una storia da narrare legata a lui: una partita, un gol, un semplice incontro casuale per le strade della Sardegna e nella sua Cagliari, un timido saluto, un autografo o una foto, due chiacchiere veloci, una stretta di mano. Un pezzetto di vita condivisa cui abbiamo destinato un posto d’onore nell’album della nostra memoria e che non verrà più rimosso. La bandiera che sventolava sul pennone più alto è stata ammainata, ma rimarrà per sempre vivo quello che ha rappresentato, a ricordo per le generazioni future. Ha sfidato le realtà più forti del calcio e ha vinto. Nel modo migliore, guadagnandosi ammirazione e rispetto incondizionato da parte di tutti, avversari compresi. Ha portato il Cagliari lassù in alto a toccare le nuvole, dove nessuno era mai riuscito ad arrivare. Ma ancora più di un semplice, straordinario campione di sport, è stato per la Sardegna e per i Sardi un esempio, un simbolo, una icona. L’identificazione tra Gigi e la Sardegna era totale, senza filtri. Aveva il gusto di un amore genuino e assoluto che niente potrà mai cancellare. Neppure la fine di un’esistenza. Da oggi siamo tutti più soli. Con le radici strappate. Come se ne sia andata anche un pezzo di noi stessi. Come se ci fossimo destati da un sogno lungo, intenso, meraviglioso, dal quale non avremmo mai voluto svegliarci. Per sempre Gigi Riva, come te nessuno mai”.
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(ITALPRESS).