ROMA (ITALPRESS) – “L’impegno di quanti rivestono responsabilità pubbliche è una missione civile, un servizio svolto nella quotidianità a favore del bene comune – non teoricamente ma concretamente – che non può prescindere da una solida etica di riferimento. Essere dirigenti pubblici richiede una complessiva coerenza nello stile di vita e dei rapporti. Richiede la consapevolezza che il vostro comportamento esprima e confermi i principi di cui siete qualificati testimoni”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale i vincitori dell’ottavo corso-concorso Sna di formazione dirigenziale. “Abbiamo presente bene quel che la Costituzione chiede a tutti i ‘pubblici impiegatì: essere ‘al servizio esclusivo della Nazionè, come indica l’articolo 98, e, per tutti coloro cui sono affidate pubbliche funzioni, agire ‘con disciplina e onorè, come dispone l’articolo 54. Questo riferimento alla ‘disciplinà va anzitutto intenso – soprattutto per un dirigente – come richiamo all’auto-disciplina”, ha aggiunto. “Il dirigente è, inevitabilmente, un modello per quanti deve coordinare. Dalla sua credibilità, dalla sua capacità di spendersi in prima persona derivano anche la sua autorevolezza, la capacità di incidere e di ottenere risultati.
Dall’azione che svolgerete ogni giorno nei diversi contesti amministrativi dipende in gran parte non soltanto il mero rispetto ma la positiva promozione e traduzione in realtà dei principi di legalità, buon andamento e imparzialità”, ha aggiunto il capo dello Stato.
(ITALPRESS).
– Foto: Quirinale –
Mattarella “La responsabilità pubblica impone solida etica”
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