CATANZARO (ITALPRESS) – “E’ stato un anno intenso, come tutti gli anni di governo di una regione bellissima ma molto complicata come la Calabria. Ai calabresi e alle loro famiglie faccio i migliori auguri, rassicurandoli che il presidente della Regione sente forte la responsabilità di governare una regione straordinaria, pur con tanti problemi, e che ce la metterà tutta anche nel 2024 per essere uno strumento per regalare un pò di serenità in più che i calabresi meritano”. Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha parlato in occasione ai giornalisti in occasione dell’incontro, tenutosi alla Cittadella regionale di Catanzaro, per fare un bilancio dell’anno che sta per concludersi. “Sono molto contento perchè abbiamo affrontato tante emergenze e messo mano a riforme che in tanti decenni in Calabria non erano state prodotte. L’anno scorso quella dei rifiuti, dell’idrico, della protezione civile, quest’anno quella dei Consorzi di bonifica. Abbiamo posto fuori dalla liquidazione Sorical e stiamo facendo in modo che Sorical si occupi dei depuratori della Calabria. Siamo a buon punto con il bando per il termovalorizzatore, avendo concluso la manifestazione di interesse. Tutte questioni che riverbereranno i loro effetti quando io non sarò più presidente. Ma ho l’obbligo di consegnare a chi verrà dopo di me una regione migliore di come è stata consegnata a me”.
“Sono felice anche del nuovo racconto che stiamo facendo”, ha continuato. “Della Calabria si parlava negli anni passati soltanto come di una regione di mafia, di ‘ndrangheta, di problemi, mai emergevano aspetti positivi. Oggi la Calabria ha un accreditamento istituzionale e anche mediatico a livello nazionale che non ha mai avuto, c’è grande attenzione da parte delle istituzioni nazionali ed europee, la presenza di autorità importanti in Calabria nelle ultime settimane lo dimostra. La Calabria va sui media nazionali per buone pratiche, per l’attività che abbiamo svolto con i droni, che è un’attività che ha segnalato la Calabria come una regione modello e che sarà replicata in tutta Italia e anche in Europa l’hanno guardata con grande interesse, per l’abbattimento di ecomostri costruiti dalla ‘ndrangheta, per tante attività del governo regionale che hanno per obiettivo quello di fare un racconto della Calabria diverso rispetto al passato”.
Tra le sfide del nuovo anno, si preannuncia quella del G7 del commercio internazionale a Villa San Giovanni- “Sarà un’occasione importante, una vetrina mondiale per la Calabria. Il rigassificatore ci darà finalmente la possibilità di far decollare l’area retroportuale di Gioia Tauro se avremo la piastra del freddo. Ma ci sono tanti investimenti infrastrutturali che non si sono mai visti in passato. I bandi per i lotti della Statale 106, sono riuscito ad ottenere 3 miliardi dal governo e nei venti anni precedenti era stato destinato alla 106 soltanto un miliardo. Molti si lamentavano del fatto che era previsto un orizzonte temporale molto lungo, siamo riusciti a fare in modo che tutti i 3 miliardi vengano banditi immediatamente. Siamo riusciti a far fare la progettazione del tratto della Statale 106 fra Catanzaro e Melito Portosalvo. Sono riuscito ad avere, proprio qualche giorno fa, le risorse per fare alcuni tratti dell’A2 fra Cosenza e Altilia, perchè in quel tratto l’autostrada non era stata rifatta. Sono riuscito nei mesi passati a fare in modo che Anas facesse una progettazione, che prevede un tracciato in variante, per cui non si interromperà il flusso delle auto anche durante i lavori”.
“Il primo lotto di questa opera partirà nel primo trimestre del 2024, il secondo lotto è cantierabile già nel 2025, quindi sono tutte attività che ho potuto svolgere grazie al fatto che, prima di fare il presidente della Regione, avevo rapporti consolidati con chi ha la responsabilità di governare il Paese. Autorevolezza del presidente utile a far ottenere alla Calabria ciò che alla Calabria non è stato dato in tanti decenni”.
Un futuro politico esclusivamente da Governatore per Occhiuto: “Voglio continuare a fare il presidente della Regione Calabria per altri tre anni”, ha commentato. “Non credo di avere la forza per proseguire anche dopo, però voglio fare bene il presidente della Regione Calabria, non sono interessato a candidature alle Europee. Se avessi deciso di ritenere più stimolante fare il ministro non avrei fatto il Presidente della Regione. Il ministro Tajani, come me, condivide la necessità che Forza Italia possa contare su un buon presidente in una regione importante come la Calabria rispetto ad un parlamentare europeo”.
Inevitabile una riflessione sul Ponte sullo Stretto: “Appena mi sono insediato – ha evidenziato il presidente della Regione – ho trovato un miliardo di risorse Fsc non spese dai miei predecessori, un miliardo di risorse Por accantonati dai miei predecessori. Ora tutti quanti si lamentano delle destinazioni del Fsc, sono gli stessi che hanno avuto responsabilità di governo negli anni passati quando queste risorse non le spendevano. Non è vero che non c’era accordo con il ministro Salvini: da mesi sia io che il mio collega della Regione siciliana Schifani avevamo dichiarato la disponibilità di contribuire in minima parte alla realizzazione del Ponte, in ragione del fatto che il Ponte costa al massimo 5 miliardi, gli altri investimenti fino ad arrivare a 15 miliardi riguardano tutte le opere accessorie, compresi gli accessi, svincoli, rampe e collegamenti ferroviarie. Tutte cose che si faranno in Calabria. Il Ponte è un grande attrattore di altri investimenti: se non ci fosse stato il Ponte non avrei avuto i 3 miliardi della Statale 106 e non subito cantierabili, non avrei potuto far bandire subito i miliardi per l’elettrificazione della ferrovia ionica, per il rifacimento del tratto della A2”.
“Quindi il Ponte già sta svolgendo la sua funzione attrattiva. Ho detto a Salvini che non può essere una cattedrale del deserto, il Ponte deve servire a completare l’infrastrutturazione della Calabria e della Sicilia come l’alta velocità. Dire no al Ponte significa dire no al progresso”.
Un accenno anche al problema atavico della depurazione regionale: “Cittadini e media hanno alzato l’asticella, fino al 2022 il mare era nel tratto tirrenico quasi sporco ogni giorno. Abbiamo rimesso in attività i depuratori e i cittadini si aspettano sempre un ulteriore miglioramento. Per farlo bisogna intervenire sul collettamento, che finora tocca solo il 40 per cento del territorio, e sulla cultura della depurazione. Con le altre istituzioni siamo impegnati a potenziare gli sforzi per la prossima estate, con l’idea di affidare gli impianti a Sorical, perchè i Comuni non hanno le risorse sufficienti per farli gestire da società capaci di farli funzionare”.
Riguardo ai possibili effetti legati alla direttiva sulle emissioni inquinanti per il porto di Gioia Tauro, il Governatore Occhiuto si è detto soddisfatto “che i ministri competenti nel Consiglio europeo, su mia sollecitazione, abbiano proposto il tema. Si tratta di trovare il modo per sospendere gli effetti della direttiva sui porti europei, non solo su quello di Gioia Tauro. Credo che ci siano buone possibilità, corroborate anche dalla decisione di Msc di investire ulteriormente nell’infrastruttura. Il futuro dipende dalla capacità che avremo di non configurarlo solo come porto di transhipment. Altro è quando un porto serve anche alla trasformazione delle merci, cosa che stiamo cercando di implementare, rafforzando l’intermodalità. Obiettivo è scaricare, lavorare le merci e farle arrivare più velocemente in tutt’Europa via treno”.
– oto: uffico stampa Occhiuto –
(ITALPRESS).