NAPOLI (ITALPRESS) – Sandro Botticelli dagli Uffizi di Firenze al Museo di Donnaregina di Napoli: arriva per la prima volta all’ombra del Vesuvio “L’adorazione dei Magi”, uno dei più iconici capolavori del pittore toscano che si appresta a diventare il pezzo più pregiato di un’esposizione natalizia al via il 30 novembre fino al prossimo 31 gennaio. Il dipinto, realizzato intorno al 1475, un tempo apparteneva alla famiglia dei Medici e originariamente era collocato, sempre a Firenze, nella chiesa di Santa Maria Novella: oggi è stato presentato il suo arrivo a Napoli alla presenza, tra gli altri, del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e dell’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci. Dopo Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Rubens e Brueghel, Pinturicchio, Aniello Falcone, Antonello da Messina e Artemisia Gentileschi, anche Botticelli arriva così al Donnaregina per una mostra che includerà una sezione curata da Olga Scotto di Vettimo, dedicata alle opere dell’artista contemporaneo Armando De Stefano del ciclo pittorico “Chamaleons”. L’esposizione è stata sostenuta pure dalla Regione in collaborazione con il Museo Madre e con il contributo degli sponsor Gesac, Grimaldi Line, Fondazione Banco di Napoli e Dual Assicurazioni.
“Quando noi parliamo di bellezza facciamo riferimento quasi a una nozione di tipo filosofica – spiega il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano -. La bellezza è certamente l’arte, il patrimonio, ma anche uno status spirituale che noi dobbiamo trovare in noi stessi quando ci confrontiamo con l’arte. Questa è un’ulteriore iniziativa che si aggiunge a quello che stiamo facendo a Napoli e quando il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, mi ha chiesto se poteva portare questo quadro a Napoli ho detto assolutamente sì perchè è importante, anche in questo contesto che trasuda di storia e di grande tradizione, poter esporre quest’opera rilevante di Botticelli”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Sangiuliano, l’assessore regionale Casucci: “Potare Botticelli qui vuol dire andare in una direzione autonoma ma anche convergente con il progetto del turismo ministeriale e vuol dire anche parlare di un autore che attraverso questo quadro racconta un livello di straordinaria crescita artistica e intellettuale e racconta soprattutto il rinascimento fiorentino e quello che avverrà poco dopo con una narrazione politico-istituzionale che pone al suo centro la virtù pubblica: un’opera che passa attraverso 500 anni e continua a darci delle suggestioni che non sono solo artistiche. Come Regione Campania – prosegue ancora l’assessore – noi nel 2021 abbiamo stabilito che la cultura sarebbe stata il nostro progetto turistico. La cultura intesa come arte, archeologia, spettacolo, audiovisivo: tutto questo è il nostro grande riferimento, un giacimento enorme che dobbiamo valorizzare attraverso la tutela dei luoghi e dei beni immateriali che ci caratterizzano”.
– Foto: xc9/Italpress –
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