Agenda Onu 2030, universitari a Palermo dialogano sulla sostenibilità

PALERMO (ITALPRESS) – Gli studenti si “sostituiscono” ai docenti, illustrando da sè un insieme di buone pratiche in termini di sostenibilità e promuovendo i 17 obiettivi di sviluppo in questa direzione tracciati nell’Agenda Onu 2030: questo il senso dell’appuntamento tenutosi a Palazzo Steri, intitolato “I giovani e l’agenda Onu 2030. Focus group sulla sostenibilità” e organizzato da Università di Palermo e University for SGDs.
L’evento fa parte di un ciclo di incontri che ha già coinvolto altre realtà italiane come Brescia, Bergamo, Milano, Venezia e Roma: un’occasione di dibattito con protagonisti i ragazzi dei principali atenei siciliani, insieme a quello di Reggio Calabria, per ragionare su possibili strategie di sostenibilità. I risultati dell’iniziativa saranno poi portati all’attenzione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) in un’audizione pubblica che si terrà il 6 dicembre.
“L’appuntamento di oggi è il punto di partenza di un bel progetto – spiega il rettore Massimo Midiri -. Il centro per la sostenibilità cammina con passo spedito, mentre sulla cultura c’è ancora lavoro da fare: il nostro obiettivo è scendere di livello anagrafico, entrando nei licei e proponendo percorsi formativi che riguardino proprio la sostenibilità ambientale. In questo modo i ragazzi dopo il diploma saranno in grado di affrontare corsi di laurea adeguati e in tal senso abbiamo avviato il dialogo con l’ufficio scolastico regionale”. Midiri sottolinea poi il ruolo di primo piano occupato dall’ateneo palermitano nell’affrontare un insieme di pratiche sostenibili: “Stiamo trasformando buona parte delle nostre forniture energetiche in chiare di fotovoltaico e introducendo il concetto dell’uso di plastica intelligente. Sono comportamenti costanti nella vita quotidiana: i nostri ragazzi capiscono che non sono solo pratiche accademiche, ma buone prassi per la vita cittadina”.
Nel delineare gli obiettivi dell’iniziativa Gianluca Freddi, rappresentante dell’University for SGDs, sottolinea come “l’ambizione è mettere i giovani al centro del dialogo tra generazioni e discipline diverse: da questa fucina di idee devono uscire delle raccomandazioni, ma sarà altrettanto fondamentale l’apporto delle istituzioni per incentivare il cambiamento in direzione della sostenibilità”.
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(ITALPRESS).

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