In Malesia vince Bastianini, terzo Bagnaia che allunga a +14 su Martin

SEPANG (MALESIA) (ITALPRESS) –

Il trionfo di Enea Bastianini, l’allungo di Pecco Bagnaia. Il Gp di Malesia lancia una Ducati praticamente perfetta per strategia e forza d’urto. “Bestia” prende sin da subito il comando delle operazioni e va a vincere in solitaria, il campione del mondo lotta come un leone per il terzo posto con Martin poi impone la legge del più forte staccando il rivale e guadagnando il terzo posto. In mezzo a loro Alex Marquez, che già aveva dominato nella Sprint, e che si prende un secondo posto strameritato.
Sin dall’avvio la lotta tra Bagnaia e Martin è stata feroce. Bastianini ed Alex Marquez hanno preso il largo scavando subito un solco di 1 secondo con i due protagonisti della battaglia per il titolo piloti. Sorpassi e controsorpassi a ripetizione, uno spettacolo bellissimo mentre i primi due, viaggiando sul 58,9 cercano di scappare via. Poi la furia dello spagnolo della Ducati Prima Pramac si è placata ed i quattro hanno continuato la corsa in rispettosa fila. Martin, provato dalle gomme, si è staccato progressivamente.

“Tornare a vincere – ha affermato Bastianini – è qualcosa di fantastico ed emozionante. Dopo un brutto periodo è stato bello, riconquistare la vittoria”. Successo che non è stata appannaggio di Alex Marquez solo perché, lì davanti, era scappato la “Bestia”. “Era dura battere Enea. Ho provato dall’inizio ad andare con Bastianini ma avevamo un tempo simile” ha affermato lo spagnolo della Gresini. “Non so come sarebbe finita se fossi partito davanti a Bastianini, di certo appena provavo ad attaccarlo la moto si muoveva e la ruota mi dava problemi. Ad ogni modo nel week-end ho fatto primo nella Sprint e secondo nella gara lunga. Magari ogni settimana così” ha chiuso Alex Marquez.
Entusiasmo alle stelle nelle parole di Pecco Bagnaia che ha visto, alla fine del week-end, il suo vantaggio su Martin aumentare. “Ho conquistato un punto in più (da 13 a 14 ndc) rispetto a quando siamo arrivati qui in Malesia. Ho lottato con Martin, in avvio, perché fare certe manovre è fondamentale perché era importante non lasciare Martin davanti”. Lo stesso spagnolo ha candidamente ammesso di aver dato il 100% ma di non “essere riuscito a scalzare Bagnaia dalla terza posizione. Quando ho preso Pecco la gomma davanti si scaldava troppo e non riuscivo a seguirlo. Ho aspettato un po’, pensavo si raffreddasse, invece niente”. Da registrare i progressi della Yamaha con Quartararo che ha affermato di “aver trovato il feeling sul giro. In Qatar, se abbiamo questo feeling, possiamo fare anche meglio” mentre Morbidelli ha detto di essersi divertito in quanto ha lottato contro tutto e tutti.
“E’ stata la gara delle sfide – ha notato l’alfiere della Yamaha – e se fosse durata per altri tre giri sicuramente avrei ripreso qualche altra posizione”. Insoddisfatto Marco Bezzecchi,
con la sua Ducati Mooney: “Speravo di fare un po’ meglio, la mia gara è stata sufficiente ma non avevo il passo per stare con i primi”. Nella Moto2, Pedro Acosta, pur essendo giunto al secondo posto, ha vinto il titolo mondiale. In Moto3 erano 33 anni che un olandese non vinceva un GP in questa categoria, l’ultimo era stato Hans Spaan nel 1990. Ora tocca a Collin Veijer (Husqvarna), mentre la Ktm conquista il titolo mondiale dei Costruttori.
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– foto: LivePhotoSport –

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