Università, a Trieste al via progetto Residenze d’Artista

ROMA (ITALPRESS) – Raccontare attraverso lo sguardo dell’artista la ricchezza e la complessità insite in ogni disciplina, l’unicità e la poliedricità dell’essere umano: è l’obiettivo del progetto di residenze d’artista “Shine Bright Like a Diamond”, presentato oggi nella sede della Regione Autonoma FVG di Roma. Per la prima volta nel panorama italiano, un’università – l’Università degli Studi di Trieste – aprirà le sue porte a undici artisti della scena contemporanea, ospitati per una settimana nella Casa dello studente. “L’Università di Trieste, per la regione, non rappresenta solo un luogo di formazione, ma di economia. Il collegamento tra la ricerca che si fa in questo ateneo con il mondo dell’impresa è fondamentale”, ha detto il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. “I 100 anni dell’Università di Trieste testimoniano cento anni di un territorio che è potuto crescere anche grazie alla presenza dell’Università. Siamo tra le realtà più avanzate a livello nazionale: un’università a misura di studente in grado di fare ricerca è un valore aggiunto enorme perchè riesce a coniugare la capacità di fare formazione di qualità con un ambiente in cui lo studente non è solo un numero. Il centenario dell’Università di Trieste è un’occasione per continuare a crescere e fare conoscere le opportunità che l’università può offrire”. Per il rettore Roberto Di Lenarda “le residenze d’artista applicate all’ambiente universitario sono uno strumento formidabile per esprimere la forte simbiosi che lega scienza e arte, due facce della stessa medaglia”. Le opere che gli artisti realizzeranno “testimonieranno anche la forte compenetrazione tra i saperi, che è la cifra delle esperienze formative di livello superiore”. Il cuore del progetto, una delle iniziative di punta del Centenario dell’ateneo, coinciderà con la settimana dal 6 al 14 novembre. Gli artisti avranno modo di vivere a stretto contatto con gli studenti, i docenti e i ricercatori dell’Università: ognuno di loro sarà ospitato da uno dei dieci Dipartimenti da cui trarrà ispirazione per realizzare un’opera artistica originale. Diverse le tecniche che saranno utilizzate, in particolare l’installazione, ma anche il disegno, il sound design, la scultura, la fotografia e la pittura. I Dipartimenti si trasformeranno in incubatori di pensieri liberi e condivisi, giacimenti per suggestioni artistiche, dialoghi trasversali e cortocircuiti fra discipline. Gli artisti selezionati sono Umberto Chiodi, Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi, Giulia Iacolutti, Nicola Martini, Ryts Monet, Ruben Montini, Michele Seffino, Michele Spanghero, Aryan Ozmaei, Alba Zari. Il progetto è curato da Eva Comuzzi, storica dell’arte contemporanea, docente e curatrice, specializzata nell’operato delle giovani generazioni di artisti. “Le residenze danno da sempre la possibilità agli artisti di confrontarsi fra di loro e con il luogo che li ospita. In più, in questo caso specifico saranno arricchite da un confronto diretto con i docenti dei vari Dipartimenti andando ad implementare ulteriormente la loro ricerca e sperimentazione”, ha detto Comuzzi. Il vernissage è in programma martedì 14 novembre alle 18 e la mostra sarà visitabile a ingresso libero a partire dal 15 novembre fino a dicembre 2024. Il progetto #SBLAD – Shine Bright Like A Diamond è stato realizzato con la collaborazione di ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale e ARDiS – Agenzia Regionale per il diritto allo studio Friuli-Venezia Giulia. Le creazioni implementeranno la collezione acquisita durante l’Esposizione nazionale della pittura italiana contemporanea risalente al 1953 e l’iniziativa troverà un ulteriore sviluppo nell’arco del 2024 con alcuni interventi ‘site specific’ a cura di quattro artisti del territorio – Serse Roma, Manuela Sedmach, Antonio Sofianopulo, Elisa Vladilo – che andranno ad operare in altri due luoghi particolarmente suggestivi dell’Università: il Comprensorio di San Giovanni, dove ha sede il Dipartimento di Scienze della Vita, e l’Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale.(ITALPRESS).

Foto: xi2

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