Austin apre la trasferta nelle Americhe

AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft: saranno queste le mescole a disposizione dei piloti sul Circuit of the Americas. Medium e Hard sono state le due mescole utilizzate durante il Gran Premio dell’anno scorso. Max Verstappen, vincitore della gara, ha corso lo stint iniziale e finale su medie e quello centrale su Hard. Le neutralizzazioni con safety car sono state due. Per la prima volta, Austin avrà un fine settimana con il formato “Sprint”. Venerdì dunque ci sarà una sola ora di prove libere e le qualifiche, la F1 Sprint anticipata dalla mini qualifica Shootout sarà il sabato e domenica si correrà il Gran Premio.
Alcune curve del Circuit of the Americas, progettato da Hermann Tilke, sono ispirate a più note curve di altri storici tracciati. Le curve dalla 3 alla 6 infatti ricordano le Maggotts e Becketts di Silverstone, le curve dalla 12 alla 15 si ispirano a una sezione dell’Hockenheimring e il tratto dalla 16 alla 18 alla nota curva 8 dell’Istanbul Park. Ad Austin sarà presente, per la prima volta insieme alla sorella maggiore, anche la F1 Academy, in pista per il suo ultimo appuntamento stagionale. La serie al femminile gommata Pirelli disputerà sulla pista texana tre gare e incoronerà la sua prima campionessa. In testa alla classifica, al momento, c’è Marta Garcìa (Prema Racing) con 235 punti, seguita da Lena Buhler (ART Grand Prix) a quota 187 punti e da Hamda Al Qubaisi (MP Motorsport) con 179 punti. “Inizia da Austin una serie di quattro gare – le prime tre consecutive – nelle Americhe. La prima tappa è il Gran Premio degli Stati Uniti, un Paese dalla straordinaria tradizione nell’automobilismo sportivo ma dove soltanto negli ultimi anni si sta affermando la Formula 1, grazie alle iniziative che Liberty Media ha implementato in tante aree – sottolinea Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Il Circuit of the Americas è un tracciato completo, da medio alto carico aerodinamico. Caratteristica è la prima curva, a sinistra, che arriva al culmine di una ripida salita di 22 metri percorsi in 200 metri lineari, con i piloti che dopo la partenza si sparpagliano a ventaglio alla ricerca della migliore traiettoria. Segue poi una prima parte molto filante caratterizzata da una sequenza di curve medio-veloci che arriva al tornantino della curva 11: da lì parte un lungo rettilineo che porta all’ultima parte del tracciato, dove invece abbondano curve lente e a novanta gradi. Dal punto di vista delle forze esercitate sulle gomme, sono quelle laterali a predominare su questo tracciato, peraltro in maniera ben bilanciata fra i due assi, anteriore e posteriore, e senza sollecitazioni concentrate su uno specifico angolo della monoposto. E’ importante avere una buona trazione nelle curve lente”. “L’asfalto, nonostante i rifacimenti effettuati lo scorso anno in alcuni tratti, rimane piuttosto sconnesso – prosegue Isola – ciò genera dei microscivolamenti dei pneumatici che può determinarne un anomalo surriscaldamento. Infatti, il tipo di degrado che si verifica solitamente su questa pista è termico mentre il graining è un fenomeno piuttosto raro. In Texas si è sempre corso nella stagione autunnale, quando le condizioni meteorologiche sono molto variabili, anche in un arco di tempo breve. E’ facile avere alternanza di giornate di caldo sole o di pioggia, nonchè escursioni termiche significative. Quest’anno debutterà ad Austin il formato del weekend ‘Sprint’: un’occasione di spettacolo in più per un pubblico che sta diventando sempre più affezionato alla Formula 1 contemporanea”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

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