Falsi contributi Covid, 8 indagati a Torino
TORINO (ITALPRESS) - Scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino una frode sulle agevolazioni covid-19 destinate al sostegno della ripresa economica delle imprese. Sospesi per un anno dall’esercizio della professione, e indagati, due consulenti del lavoro. Eseguito un sequestro preventivo per un milione. Altre sei persone sono indagate per emissione di fatture per operazioni inesistenti, truffa aggravata, esercizio abusivo di una professione e falsità materiale. Decine le perquisizioni effettuate, durante le quali sono stati sequestrati denaro, beni immobili, autoveicoli e quote sociali. I due consulenti del lavoro utilizzando documentazione falsa, hanno inoltrato sulla piattaforma digitale dell’Agenzia delle entrate molteplici comunicazioni per i medesimi contratti di locazione o d’affitto d’azienda, in modo da “gonfiare” artificiosamente i crediti d’imposta spettanti. I crediti d’imposta così generati sono stati poi ceduti ad altre imprese. A nove imprese a vario titolo inserite nel descritto meccanismo illecito è stata inoltre contestata l’indebita percezione di erogazioni pubbliche per circa 340 mila euro. Uno degli ideatori della frode è stato altresì ritenuto responsabile del reato di autoriciclaggio, poiché, dopo aver ceduto i crediti fittizi, ha effettuato il reinvestimento di 128 mila euro di guadagni illecitamente ottenuti.
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