VENEZIA (ITALPRESS) – “Voglio rivolgere un saluto, una raccomandazione e una preoccupazione al mondo della scuola che domani riapre in Veneto. Parto dalla preoccupazione. Siamo davanti ad uno scenario che si ripete oramai da anni e cioè che inizia l’anno scolastico sempre con le reggenze e le supplenze e, se è vero che l’annus horribilis è stato il 2028-19 con 40 per cento di reggenze, oggi stiamo per partire con 107 reggenze tra i dirigenti. Lo scorso anno erano 80. Non vi parlo di tutto il tema delle supplenze dei docenti. Ci sono punte anche del 30 per cento di scopertura dei posti. Noi abbiamo un’idea precisa del mondo della scuola. Con l’autonomia puntiamo a gestire in maniera più efficiente l’organizzazione del personale”. Così il Presidente della Regione Luca Zaia ha introdotto il suo saluto al mondo della scuola che domani riapre i battenti in Veneto con il primo giorno di scuola degli istituti di ogni ordine e grado.
“Non vogliamo attribuirci i programmi scolastici, ma il tema è quello del personale – precisa – penso che un ragionamento complessivo sull’attribuzione della competenza del personale a livello regionale ci permetterebbe di rispondere in maniera più puntuale ed efficiente ai cittadini”.
Infine il Presidente della Regione Luca Zaia si rivolge direttamente ai ragazzi. “Augurando buon lavoro agli insegnanti, voglio mandare un mando un grosso in bocca al lupo ai ragazzi – dice -. Lo faccio a partire dai primini, i bambini che si apprestano ad iniziare il primo anno delle scuole primarie, per poi passare a quelli che iniziano le scuole medie, passaggio importante, fino a quelli delle superiori e per finire, poi più avanti, all’Università. Ricordatevi che la vita è formazione e che è importante vivere la scuola come indispensabile occasione di socializzazione, dove incontrare amici con cui potreste condividere sfide lungo l’intero arco della vita”. “E non abbattetevi dai fronte alle difficoltà- ha concluso il Presidente – Ricordate che il successo passa spesso da una sconfitta, studiate e divertitevi”.
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