Rosolen “In Friuli investimento di 1,3 milioni sulle Sezioni Primavera”

Modena - Inizio dell' anno educativo per i bambini dei nidi e scuole d' infanzia della provincia di Modena. Nella foto il Polo d' Infanzia del Villaggio Giardino (Modena - 2022-09-01, Roberto Brancolini) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

TRIESTE (ITALPRESS) – “Un provvedimento, quello approvato in Giunta, che prosegue nel percorso avviato dall’Amministrazione regionale nell’implementazione del Sistema integrato zero-sei e nell’ampliamento dell’offerta di servizi educativi per l’infanzia di qualità. Grazie alle deroghe introdotte siamo oggi in grado di rafforzare, su tutto il territorio regionale, l’integrazione tra nidi e scuola dell’infanzia e di soddisfare le esigenze dei genitori di conciliare famiglia e lavoro soddisfano l’accresciuto fabbisogno di posti nido”. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Istruzione e Famiglia del Friuli Venezia Giulia Alessia Rosolen, dopo l’approvazione, da parte della Giunta regionale, della delibera che consente il rinnovo dell’intesa tra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per la prosecuzione della sperimentazione della Sezioni Primavera, definendo contestualmente i requisiti, i criteri e le modalità per l’erogazione dei relativi contributi.
“Le sezioni Primavera – ha spiegato l’assessore – offrono ai bambini un qualificato momento di introduzione al processo di scolarizzazione, favorendo continuità del percorso formativo e dando una concreta risposta alla crescente domanda di servizi educativi, soprattutto per bambini tra 24 e 36 mesi. Le sezioni Primavera garantiscono infatti un aiuto importante alle famiglie dei bambini che, per svariati motivi, non trovano posto nei nidi e che abitano in aree dove tale servizio non è attivo; inoltre assicurano ai bimbi tra 2 e 3 anni un adeguato inserimento nel loro percorso educativo”.
“L’azione delle Giunta punta al rafforzamento dell’offerta formativa integrata rivolta a coloro che hanno un’età compresa tra i 0 e i 6 anni, con un investimento sulle Sezioni Primavera di 1,3 milioni di euro fondi regionali. Al milione inizialmente stanziato a bilancio sono stati infatti aggiunti altri 300mila euro in assestamento, ai quali si sommano poco più di 213mila euro statali – ha precisato Rosolen -. Viene così garantito un servizio importante per i bambini in una fase molto delicata del loro percorso di sviluppo, offrendo allo stesso tempo un sostegno concreto alle loro famiglie”.
Per l’anno scolastico 2023/2024 le sezioni Primavera possono essere attivate se composte da un numero di bambini compreso tra un minimo di 10 e un massimo di 20, e devono essere operative almeno cinque ore al giorno e al massimo otto. La nuova intesa conferma, però, alcune deroghe: possono essere attivate sezioni Primavera con un numero minimo di 5 bambini nei comuni montani e delle piccole isole e in quelli con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Inoltre, estende tale opportunità anche ai Comuni situati in aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Come evidenzia l’assessore “si allarga quindi in maniera rilevante il campo d’azione dell’iniziativa”.
L’eventuale contribuzione richiesta alle famiglie dai gestori del servizio deve essere compresa tra un minimo di 100 e un massimo di 500 euro, comprensiva dell’eventuale quota per i pasti. Per quanto concerne la contribuzione minima, l’ente gestore può stabilire un importo inferiore a quanto previsto, in considerazione di particolari condizioni socio-economiche della famiglia, oppure disporne l’esonero totale o parziale.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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