BRESCIA (ITALPRESS) – Dopo 2 mesi con 30 appuntamenti in ben 23 comuni compresi tra le provincie di Brescia e di Bergamo, si è conclusa la XVIII edizione del festival Filosofi lungo l’Oglio. Un successo annunciato che ha registrato il sold out in ogni appuntamento con picchi di 2000 mila persone ad evento per un totale di circa 45.000 presenze. Il record denota come il pensiero contemporaneo, se stimolato e comunicato attraverso dialoghi partecipativi tra esperti e pubblico, possa contribuire a far crescere una comunità di coscienze critiche in evoluzione. Un risultato confermato anche dalla massiccia interazione con i canali social della Fondazione che hanno contato in poche settimane oltre 4000 nuovi iscritti solo sul canale YouTube con 149 mila e 110 visualizzazioni in soli due mesi. Lezioni magistrali, dibattiti e passeggiate filosofiche – una delle novità di questa edizione premiata da un alto afflusso – si sono svolti – nell’anno di Brescia e Bergamo Capitale della Cultura – nelle municipalità di: Barbariga, Brescia, Caravaggio, Castegnato, Chiari, Collebeato, Credaro, Darfo, Dello, Erbusco, Gardone, Iseo, Lograto, Lumezzane, Manerbio, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Paratico, Parco Oglio, Roncadelle, Sarnico, Tavernole, Trenzano e Villachiara. A riflettere a partire da prospettive plurivoche sul tema 2023, Osare, una lunga schiera di relatori e relatrici d’eccezione. Si sono susseguiti, in ordine di apparizione: Ivano Dionigi, Enzo Bianchi, Haim Baharier, Lamberto Maffei, Franco Arminio, Umberto Curi, Massimo Cacciari, Donatella Di Cesare, Duccio Demetrio, Danielle-Cohen-Levinas, Francesco Paolo Ciglia, Massimo Recalcati, monsignor Vincenzo Paglia, Gianfranco Pasquino, Catherine Chalier, Maria Rita Parsi, Francesca Rigotti, Giovanni Ghiselli, Maurizio Bettini, Francesca Nodari, Isabella Guanzini, Stefano Zamagni, Francesco Miano, Alessandro Carrera, Umberto Galimberti, Massimiliano Valerii, Salvatore Natoli e Marina Calloni. Nel corso della manifestazione sono stati inoltre assegnati due prestigiosi riconoscimenti che, da qualche anno, rendono maggiore lustro al festival: il Premio Internazionale di Filosofia/ Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente», giunto alla sua XII edizione, conferito a Maria Rita Parsi con il libro Manifesto contro il potere distruttivo, Chiarelettere 2019, “per il suo osare porre una denuncia appassionata di un’urgenza del presente: la garanzia della salute mentale di chi educa e di chi ricopre ruoli autorevoli nella nostra società” e il premio legato al contest artistico, realizzato in collaborazione con l’Accademia SantaGiulia attribuito a Carlo Maria Ayrton Gagliardi con Immagina, mentre il Premio del pubblico è andato a Fabio Ingrosso con l’installazione: Non avere abbastanza desideri/nè fiato. Evento significativo della maggiore età della manifestazione è stata l’inaugurazione della sede operativa della Fondazione, a Villachiara, ricavata da un antico stallo dei cavalli – commissionato nell’ottocento dalla nobile dinastia di Martinengo secondo la pratica del Retrofit. L’edificio si pone l’obiettivo di divenire polo culturale della vasta area circostante per gli oltre 30 comuni limitrofi – un bacino di circa 100mila presenze – rispondendo a una costante richiesta di cultura che si fa comunità e cura e che trova nella rigenerazione di questo luogo l’immagine plastica del còlere. Fu Cicerone a parlare di cultura animi – alla lettera, coltivazione dello spirito – come obiettivo principale della filosofia e, in generale, dell’educazione. Come un terreno richiede una cura assidua per favorirne la fecondità, così l’individuo deve coltivare il proprio animo se vuole esprimere le proprie capacità. In stretta continuità con il tema dell’osare e sulla scorta delle originali riflessioni che si sono susseguite in questa straordinaria edizione, è stato infine lanciata la parola chiave della nuova edizione del festival: l’edizione 2024 sarà infatti incentrata sul tema del “desiderare”. (ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Festival Filosofi lungo l’Oglio