In Lombardia case popolari alle donne vittime di violenza

Milano - Milano, sopralluogo del candidato del centrosinistra alle elezioni regionali Pierfrancesco Majorino alle case popolari di via Bolla (Milano - 2023-01-05, Massimo Alberico) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

MILANO (ITALPRESS) – La Giunta di Regione Lombardia ha approvato l’avvio della sperimentazione volta all’individuazione di alloggi messi a disposizione dalle Aler per le donne vittime di violenza definendo anche i criteri e le modalità di attuazione per consentire ai Centri Antiviolenza e alle Case Rifugio di poter partecipare al programma sperimentale. “L’esigenza di garantire un’adeguata autonomia abitativa alle donne vittima di violenza era emersa direttamente dal costante confronto con le nostre Reti Antiviolenza e con il Tavolo permanete contra la violenza di genere – afferma l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini – e oggi, grazie a questo intervento, diamo la prima ed efficace risposta alle loro richieste. Questi alloggi potranno essere fruiti da donne vittime di violenza non necessariamente collocate presso una casa rifugio ma anche in carico a un Centro Antiviolenza o che lo siano state negli ultimi sei mesi e che necessitino di un sostegno nella fase finale di fuoriuscita dal percorso di violenza al fine di acquisire la piena autonomia. Per Regione Lombardia contrastare la violenza di genere è una quotidiana priorità di mandato”. “Il sostegno a queste donne – ha detto l’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco – si articola su più fronti e non può tralasciare l’indipendenza abitativa, importate tanto quanto quella economica. L’alloggio, infatti, è fondamentale per un percorso di fuoriuscita dalla violenza. E’ in un ambiente protetto dove queste donne possono ripartire. Questo è un progetto per noi dall’alto valore e che si inserisce all’interno del più complesso ‘Programma di valorizzazione alternati alla vendità degli immobili. Un progetto che è possibile grazie alla collaborazione tra gli assessorati di Regione Lombardia e con le realtà che operano sui territori. Ancora una volta, insieme, stiamo ottenendo risultati importanti”. Con la delibera sono state destinate risorse complessive pari ad 1,5 milioni di euro. Della dotazione totale una quota pari a 100.000 euro sarà destinata direttamente a soggetti gestori di Cav/CR che dovranno accompagnare le donne nel percorso di autonomia abitativa a copertura dei costi relativi. I soggetti beneficiari del contributo sono le Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale Pubblica del territorio lombardo.
Il contributo ripartito tra le stesse verrà utilizzato come anticipazione del canone di affitto (o canone a scomputo ove gli immobili necessitino di interventi di ristrutturazione) e non verrà pertanto nulla richiesto ai soggetti gestori dei Cav/CR e alle donne fino a concorrenza del contributo assegnato per singolo immobile. Gli alloggi individuati dovranno essere messi a disposizione dei soggetti gestori di Cav/CR per un minimo di 5 anni. Al termine del periodo di copertura economica gli alloggi potranno rimanere nella disponibilità dei soggetti gestori di Cav/CR individuati dietro al pagamento di un canone di locazione che rimanga in linea con i valori applicati a livello territoriale per il “canone concordato”. I destinatari della progettualità sono i soggetti gestori di Centri Antiviolenza e/o di Case Rifugio aderenti alle 27 reti interistituzionali antiviolenza del territorio lombardo e individuati a seguito di apposita manifestazione di interesse. Gli enti saranno invitati a manifestare l’interesse a partecipare alla progettualità candidando le situazioni che si intendono inserire nella sperimentazione.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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