Morgana “Tempi maturi per prova tv anche nei campionati LND”

PALERMO (ITALPRESS) – L’auspicio per una prossima riforma dei campionati, l’idea dell’introduzione della prova tv anche tra i dilettanti, il punto della situazione per quanto riguarda gli episodi di violenza nei campi siciliani e le ultime novità sull’impiantistica sull’isola al centro del focus di fine stagione organizzato dalla LND Sicilia presso la sede regionale di Ficarazzi, alle porte di Palermo. A fare gli onori di casa il presidente Sandro Morgana, che ha presentato alcune proposte di respiro nazionale per poi soffermarsi sui campionati siciliani: “Abbiamo rilevato che i tempi sono maturi per avere accesso alla prova televisiva nei campionati dilettantistici, ho fatto questa proposta al presidente della LND Giancarlo Abete ed è allo studio della Lega – ha spiegato presentando la proposta sulla prova tv – Per ammettere la prova televisiva è necessario modificare il Codice di Giustizia Sportiva, ritengo che questo ci possa aiutare ad avere un quadro migliore dei fatti che sfuggono ai commissari di campo. L’inserimento della prova tv può dare maggiore serenità all’ambiente e può anche essere un deterrente per gli episodi di violenza”.

E sulla riforma dei campionati a livello nazionale: “Tutto ciò che riguarda il riassetto della realtà regionale verrà fatto in armonia col sistema nazionale, la riforma dei campionati partirà dalla Serie A, quindi passerà per la Serie B e coinvolgerà Serie C e Serie D, avendo un focus sull’idea dell’introduzione del semiprofessionismo al momento non previsto nel nostro ordinamento – ha aggiunto – Auspico fortemente la riforma dei campionati, successivamente valuteremo come adattare il nostro sistema alle indicazioni nazionali”. Dando uno sguardo alla realtà siciliana, la stagione che si avvia ormai alla conclusione è stata certamente meno complessa dal punto di vista dell’organizzazione rispetto alle precedenti funestate dal Covid e da problemi economici delle società, ma resta alto il livello di allerta legato agli episodi di violenza, 42 in Sicilia secondo i dati del Comitato regionale, a fronte dei 253 episodi a livello nazionale, dunque il 16% del totale: “E’ stata una stagione straordinaria quella che termina e che ci ha visto protagonisti di campionati molto affascinanti, interessanti e giudicati tali anche all’esterno della regione. Abbiamo d’altro canto avuto momenti difficili, caratterizzati da fatti che condanniamo con tutta la nostra forza – ha ribadito Morgana – Gli episodi di violenza non devono e possono appartenere al mondo dello sport. Ringrazio il movimento arbitrale e sono vicino agli arbitri quando ci sono momenti di violenza”.

Dei 42 episodi di violenza complessivi registrati, 24 sono stati consumati nei campionati provinciali e 18 in quelli regionali. E ancora, 34 riguardano i calciatori (quattro in Promozione, sette in Terza Categoria, sette nel Calcio a 5 provinciale), 5 riguardano i dirigenti, 3 i tecnici e 3 soggetti sostenitori all’interno delle strutture: “Il Comitato ha il suo disegno preciso per combattere la violenza, come con ‘Uniti contro la violenza’, i nuclei di valutazione che hanno monitorato e posto in essere iniziative laddove necessario. Dove c’è stata violenza, c’è stato l’intervento dei nostri nuclei di valutazione, questo al netto delle sentenze della Giustizia Sportiva. Tutti e 42 gli episodi sono stati dolorosi, ho provato amarezza sul piano personale in primis da uomo e cittadino di questo paese – ha aggiunto – Fino a quando ci sarà anche un solo episodio di violenza il calcio siciliano avrà un problema serio di cui occuparsi”. Sono 48.745 i giocatori tesserati in Sicilia e 18.746 le partite disputate nell’ambito della LND: “L’11 marzo 2021 abbiamo avuto la forza di ripartire nonostante tutto. Alcune società non se la sono sentita, siamo andati avanti e abbiamo concluso una stagione che altrimenti non sarebbe terminata – ha ricordato – Stiamo tornando a numeri di tesseramento pre-Covid, stiamo reagendo e ora stiamo lavorando per dare concretezza nel tempo a questi dati positivi”.

“I numeri dei ripescaggi sono diminuiti, abbiamo preferito un assetto molto più prudente – ha commentato Morgana facendo il punto su format e andamento dei campionati – Ci sono tanti casi di società andate in Serie D e tornate distrutte, quest’anno non c’erano Giarre, Troina e Biancavilla, società sparite perché i costi di un campionato nazionale sono ingenti. In D deve andare chi ha la struttura per farla, altrimenti il rischio è che chi sale ma poi retrocede non si riesce più a iscrivere. Confermeremo l’assetto dell’Eccellenza, perché dobbiamo dare due promosse al campionato di Serie D, per il prossimo anno studiamo 3 gironi di Promozione anziché 4 – ha anticipato – Se i numeri ci danno ragione e possiamo fare 4 gironi è meglio perché accorciamo le distanze per le trasferte, in caso contrario saremo costretti a doverli portare da quattro a tre”. E per quanto riguarda gli impianti presenti in Sicilia, sono 361 in tutto di cui 99 in erba artificiale: “Nel 2007, all’inizio del mio primo mandato, i campi in erba erano venti in tutto, in questi anni c’è stato un complessivo miglioramento dell’impiantistica sportiva – ha ricordato Morgana – 43 strutture hanno avuto parere positivo dell’organismo che omologa l’erba artificiale e sono pronti ad avviare lavori, ne abbiamo altre 25 con parere positivo e sottofondo realizzato. Dunque nel breve periodo altri 68 impianti ben qualificati. Dopo il Covid abbiamo trovato una impiantistica abbandonata, è stato difficoltoso ripartire – ha riconosciuto – C’è grande interesse delle società, il problema è metterle insieme alle amministrazioni comunali che quasi sempre sono proprietarie degli impianti”.

Morgana, che ha ricordato che il 23 giugno si terrà la prima ‘Festa del calcio siciliano’, con la premiazione delle società che hanno vinto i campionati regionali, ha concluso presentando un progetto che sogna di realizzare nel corso di questo mandato: “Sogno di creare un centro di medicina sportiva all’interno della nostra sede della LND, un servizio importante che potremmo dare alle nostre società. Entro la fine del quadriennio speriamo di poter avviare insieme alla federazione medico-sportiva, ai medici dello sport e a Unipa la creazione di un centro che sarebbe fondamentale per il nostro sistema”.
– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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